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La visita a Monteu può cominciare appena
superato il "dosso del navili" (Canale Gazzelli) per chi arriva da
Torino, o appena superato il Rio per chi arriva dalla direzione
opposta. Nell'incrocio di San Giovanni si scorge una capelletta
bianca, La Cappelletta di San Giovanni, appunto. Costruita da
privati negli anni '40 in segno di riconoscenza, è tuttora di
proprietà privata. E'una bella immagine per i passanti che rappresenta
uno stupendo benvenuto a Monteu.
Pieve di S. Giovanni di Lustria:
"Plebs Sancti Joannis Baptistae de Lustria" così era indicata
la parrocchia di Industria. I cristiani che sopravvissero alla
distruzione di Industria la edificarono proprio in località S.Giovanni
in veste di Parrocchia subordinata alle Pievi, di ordine inferiore.
La
Fontana dei Fiori di Loto: Al centro della Piazza Giacinta Bava,
dal 1950 esisteva uuna fontana, dono alla popolazione
dell'Associazione Proloco di quegli anni. Dall'estate '99 presenta
ogni estate una fioritura di pregiati fiori di loto, in mezzo a ninfee
e papiri. Danno un tocco esotico e singolare alla Piazza ricordando il
passato. Infatti, il fiore di loto, riporta alla storia della città
romana di Industria, in particolare del suo grande santuario dedicata
alla dea egiziana Iside.
La Chiesa di San Grato: La chiesa è costituita e basata su 3
navate, impostate su 4 pilastri quadriformi per lato che sostengono
volte a crociera senza costoloni. La navata centrale è caratterizzata
da un bellissimo altare in legno del 1.500 che separa il coro dalle
navate laterali. E' spoglia di qualsiasi pittura, ma al di sotto della
tinteggiatura vi sono affreschi gotici coperti negli anni '30. In
fondo alla navata si eleva un massiccio campanile ristrutturato di
recente.
La
Chiesa di San Sebastiano a Mezzana: è molto antica, di tipologia
seicentesca senza la certezza di un'epoca di costruzione. Ha una sola
navata con 2 altari: l'altare maggiore ed uno laterale dedicato alla
Madonna costruito nel 1743. Il sagrato funge da piazzetta per gli
abitanti della frazione; anticamente fungeva da parrocchia
(cappellania), attualmente viene celebrata la Messa ogni domenica.
La festa ufficiale con processione avviene il
15 agosto in occasione della Festa della Madonna Assunta
Chiesa
Parrocchiale di S.Giovanni: in posizione elevata, nel "Cantone
della villa" domina il paese. E' probabile che sorgesse nel secolo XV
quando avvenne l'unione delle due parrocchie d'Industria e
Monteacuto. Fu incendiata nel 1625 dagli Spagnoli e fu ricostruita tra
il 1631 e il 1636 con il materiale dell'antica casa forte che sorgeva
a destra dell'attuale casa parrocchiale, ruderi ancora visibili dove
c'è un bellissimo stemma in pietra di Monteu. E' di stile barocco con
3 navate: l'artistico altare maggiore è costruito in sette qualità di
marmo di vari colori. Tra gli altari minori sorgono quello
dedicato alla Madonna di Lourdes e alla Madonna del Rosario copatrona
di Monteu con S.Giovanni a cui è dedicata la Chiesa dal popolare
affresco nel coro rappresentante la Nascita. Un'opera di notevole
pregio è il Battistero in legno scolpito in marmo.
Sulla cima del colle più alto a sud - ovest, in località Torre del
Greppio, a circa mezzo km dal Borgo "La Villa", sorgono due ruderi di
Torri Medioevali, i resti di un castello, costruito non prima
dell'anno 1.000. Chiesa di S.Rocco: fu edificata nel 1875 con
il concorso di tutti i Montuesi in ringraziamento per la liberazione
miracolosa da un'epidemia di peste che aveva colpito tutta la zona nel
1867: nel 1901 fu poi costruito il campanile sempre grazie alle
offerte della popolazione.
(fonte: Itinerario di Visita 2003 a
cura del Comune di Monteu)
LA CITTA’ ROMANA DI INDUSTRIA -
Soprintendenza Archeologica del Piemonte
La zona archeologica di Industria,
presso l’attuale abitato di Monteu da Po, a circa 35 Km da Torino fu
oggetto di curiosita’ e di indagini fin dal XVIII secolo.
Le ricerche archeologiche, iniziate nel
1754 ad opera di Rivautella e Ricolvi, permisero di identificare il
sito con quello ricordato da Plinio il Vecchio e di recuperare i
preziosi ed insoliti oggetti di bronzo, oggi conservati nel Museo di
Antichita’ di Torino. All’inizio del secolo XIX furono compiute
indagini in estensione da parte del Conte Morra di
Lauriano, che
lascio’ dettagliati disegni con i rilievi delle strutture rimesse in
luce e dei reperti piu’ interessanti. Gli scavi eseguiti nel
luglio 1960 in poi hanno cercato di chiarire i motivi per cui proprio
nella citta’ denominata “Industria” siano state in epoca romana
fiorenti le attiviata’ connesse alla lavorazione del bronzo, di cui
restano tanto significative testimonianze: altra particolarita’ del
sito di Industria e’la presenza di una vasta area sacra
dedicata alle divinita’ Iside e Serapide, il cui culto e’ di origine
egiziana. Soltanto in anni recenti le campagne regolari di scavo della
Soprintendenza hanno permesso di chiarire le fasi di vita del
santuario e di studiare i documenti epigrafici, nonche’ di impostare
nuovamente l’analisi e la schedatura dei reperti di bronzo. La citta’
romana di Industria sarebbe stata fondata sulla riva destra del
Po, presso il villaggio indigeno di Bodincomagus , nel II sec.
a. C.,in seguito ad una serie di campagne militari che portarono alla
romanizzazione di tutto il Monferrato. La citta’antica in seguito
decadde ed il sito fu abbandonato intorno al V sec. d.C. La posizione
dell’antica citta’, presso la confluenza della Dora Baltea con il Po,
fu certamente pianificata allo scopo di lavorare e smerciare i
minerali di ferro e di rame che venivano estratti dalle miniere della
Valle d’Aosta.
Industria
si caratterizzò quindi per le sue attivita’ artigianali e
commerciali, promosse da influenti famiglie che gia’ avevano avuto
rapporti commerciali con la Grecia e che si avvalevano di esperti
artigiani di origine greca e orientale: le molte iscrizioni ritrovate
comprovano che tra i servi ed i liberti che lavoravano ad Industria
era diffuso il culto di Iside. La zona archeologica attualmente
visitabile comprende gran parte dell’area sacra, delimitata da strade
acciottolate e porticate” ed alcuni settori di botteghe e di case di
abitazione. La citta’ antica fu costruita secondo un piano regolare di
isolati che misuravano m 40 x 70; di questi solo una parte minima e’
stata indagata tanto che la zona visitabile corrisponde a circa un
decimo dell’intera estensione. Non tutte le strutture archeologiche
rimesse in luce furono utilizzate contemporaneamente e questo spiega
il sovrapporsi di murature edificate con tecniche diverse, alcune
conservate solamente nella fondazione in ciottoli. L’edificio piu’
antico e’ il tempio di Iside di cui resta l’imponente podio
rettangolare, circondato da un recinto e preceduto dal pronao.
L’ingresso al tempio era rivolto ad est, dove si trovava
presumibilmente l’area del foro, non ancora indagata dallo scavo
archeologico. L’antico tempio di Iside era circondato da varie
costruzioni funzionali alle cerimonie sacre, che prendevano spazi per
la danza e per le abluzioni; l’area a sud era invece utilizzata per le
offerte votive.
Il
tempio fu costruito in eta’ augustea e a questo periodo risale
presumibilmente anche l’inizio dell’attivita’ di lavorazione del
bronzo, nonche’ il piano urbanistico regolare. La citta’ divenne
municipium, cioe’ capoluogo di una circoscrizione amministrativa
che comprendeva un territorio esteso sulle colline del Monferrato, da
Augusta Taurinorum a Vardacate ( Casale Monferrato); tuttavia
piu’ che la rete viaria di collegamento con i centri circumvicini, la
fortuna commerciale di Industria deve essere stata legata alla
posizione favorevole rispetto alla possibilita’ di sfruttare la
navigabilita’ del Po. Nel I sec. d. C. furono completati gli isolati
circostanti l’area sacra di cui sono visibili alcuni settori indagati
in estensione. Sulla strada porticata si affacciavano una serie di
botteghe artigiane, riconoscibili per le piccole dimensioni regolari,
e di magazzini per le merci, di forma rettangolare allungata; alle
spalle sono presenti unita’ residenziali che conservano i piani di
pavimentati e che si dispongono intorno ad un cortile con pozzo.
Sempre nel corso del I sec. d. C. furono ampliati gli edifici intorno
al tempio, il cui studio e’ di particolare difficolta’ proprio per le
continue trasformazioni che queste costruzioni subirono nel tempo, man
a mano che il culto di Iside trovava nuovi fedeli non soltanto ad
Industria, ma anche nel circondario, tanto da rendere poi
necessaria una completa riorganizzazione dell’area sacra. Nel II sec.
d. C., le costruzioni intorno al tempio di Iside furono abbattute e
nello spazio delle offerte fu costruito un grande santuario dedicato a
Serapide, sul modello del Serapeo Campente di Roma, in Campo Marzio.
Il secondo tempio e’ di grande monumentalita’ e l’originalita’ del
progetto si percepisce nonostante siano conservate solamente le
fondazioni: il santuario presenta un grande corridoio semicircolare
sormontato da una cella poligonale, un corile centrale disimpegnato da
due ingressi . Il piu’ antico tempio di Iside viene mantenuto in uso
al centro di uno spazio aperto. L’importanza del culto ad Industria
si riflette nell’ampiezza della zona sacra in cui forse si
concentravano tutte le attivita’ pubbliche della cittadina.
Industria pare quindi un caso particolare di “ citta’ santuario”;
mancano allo stato attuale delle ricerche, notizie su altri edifici
pubblici (teatro, terme.acquedotti) i cui ruderi avrebbero dovuto
lasciare tracce consistenti. Il complesso rimase in attivita’ fino al
IV sec.d.C., come pure furono abitate le case circostanti: nel
medioevo il sito fu abbandonato anche se rimase il riferimento del
culto nella pieve cristiana, dipendente dalla diocesi di Vercelli. Il
rudere della pieve c.d. di “ Lustria”
e’ ancora visibile presso la zona archeologica.
Per visite:
Monteu da Po (To), frazione San Giovanni - Area archeologica della
citta’ romana di Industria - Ingresso libero,
tel. 9187344 (Sig. Nigro) |
Gli scavi di Industria:
L’identificazione delle strutture emergenti nella pianura di Monteu da
Po con quella dell’antica citta’ di Industria , ricordata da
Plinio i Vecchio, avvenne nella prima meta’ del XVIII sec. con
indiscutibile certezza, dato il rinvenimento di iscrizioni che
ricordano gli Industrienses e lo studio di documenti che
riportavano il toponimo di Lustria. Gli scavi furono condotti
durante il XVIII e il XIX sec. con il principale scopo di rinvenire
oggetti preziosi e lo stesso fine porto’, all’inizio del XIX sec. il
conte Morra di
Lauriano
ad intraprendere scavi sui
terreni di sua proprieta’. Il conte Morra scoperse “il foro, il
teatro, le terme”
e raccolse “ una serie di bronzi”. Nel 1911, durante gli scavi per
l’apertura della ferrovia furono rinvenute strutture di notevole
importanza, rilevate dal Prof. Barocelli in una linea continua per
tutto il supposto perimetro della citta’. In base a notizie di vecchi
scavi infatti la citta’ doveva avere un perimetro rettangolare
allungato in senso est-ovest, con l’angolo sud orientale smussato, ma
sul terreno non esistono strutture emergenti che confermino i limiti
della citta’ antica. Allo stato attuale delle ricerche, la citta’ e’
meglio conosciuta nel settore orientale dove gli scavi compiuti dall’Universita’
e dalla Soprintendenza hanno permesso di chiarire le osservazioni
fatte dal Morra. Le strutture, gia’ attribuite ad un teatro, sono
state riconosciute pertinenti ad una grande area sacra caratterizzata
da un ambulacro ad emiciclo, certamente porticato verso l’interno,
sormontato a sud da una piccola cella ed inserito in una struttura a
pianta rettangolare comprendente una serie di ambienti connessi con il
culto: precisi confronti con un frammento della Forma Urbis
rappresentante l’ Iseion Campense hanno permesso di
identificare il complesso con un Iseion , data anche la precisa
descrizione che Apuleio riporta dei santuari dedicati a divinita’
orientali” di particolare interesse il rinvenimento di una serie di
depositi votivi. Sul lato orientale dell’ Iseion sono state
rinvenute tracce di una strada porticata ad andamento nord sud su cui
si affacciano una serie di ambienti il cui andamento sembra coerente
con quello di analoghe strutture rinvenute circa cento metri piu’ a
nord. Gli ambienti limitrofi all’ Iseion sono inseriti in un
reticolo viario regolare, perche’ altre tracce di strade sono state
rinvenute ortogonalmente a quella porticata, in modo da delimitare un’Insula,
la cui indagine sta proseguendo in questi anni. Il tempio risale alla
meta’ del II sec. d. C. ma e’ stato costruito su di un luogo sacro e
frequentato dal sec. precedente; in eta’ post-costantiniana venne
distrutto e le strutture in parte riutilizzate per la costruzione di
piccole case private. E’ probabilmente da legare ad un momento
anteriore al massimo sviluppo della citta’ la c.d. torre, una
struttura forse di carattere difensivo i cui ruderi emergono di circa
due metri dal piano di campagna. Poco si conosce della rete viaria e
dei quartieri residenziali
ed
industriali di Industria : le ricerche svolte, sempre parziali
sembrano confermare un impianto di insulae regolari;
particolarmente interessante il rilevamento di una strada con
andamento nord-sud a ovest dell’ Iseion , fatto dal Prof
Baroncelli al momento della costruzione della ferrovia. Sono state
rinvenute strutture relative a case di abitazione a sud della zona
monumentale e ad ovest, nell’area attualmente occupata da vincolo
militare; inoltre scavi compiuti recentemente hanno scoperto altre
strutture, a nord della strada statale, pertinenti a case di
abitazione di un certo impegno, con suspensurae , pavimenti a
mosaico e muri intonacati e dipinti. Nel complesso le murature
conservano un andamento coerente tra loro; ma la documentazione e’ per
ora troppo scarsa per determinare la tipologia dell’abilitazione. Nel
settore nord-ovest, dove si trovano i ruderi della pieve di San
Giovanni di Lustria, attestata da documenti del X sec., e’ stata
rinvenuta una fornace, cosa che confermerebbe notizie dell’ottocento
che parlavano dell’esistenza di un quartiere industriale, dove erano
state rinvenute scorie di fusione da attribuire ad un’officina
bronzistica. |
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COMUNE:Via
Municipio 3 - Tel. 011/9187813 Fax.011/9187128
SCUOLA ELEMENTARE:Via
Municipio 3 - Tel. 011/9187905
SCUOLA MATERNA:
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POSTE: Via
Fratelli Bandiera 5 - Tel. 011/9187803
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GIOVANNI:- Tel. 011/9187843
GUARDIA MEDICA: Tel.011/9187453
CRI LAURIANO:
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emergenze:118
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