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Il borgo di Monteu , situato non lontano
dal castello, dov’e’ ora il Cantone Villa, fu saccheggiato e dato alle
fiamme nel 1625 durante l’assedio di Verrua Savoia da parte
dell’esercito spagnolo; ricostruito piu’ in basso lungo il rio della
Valle subi’ varie vicissitudini ma ebbe anche un costante sviluppo
legato soprattutto allo sfruttamento agricolo del territorio. La massima espansione dei borghi di
Monteu e di Mezzana e’ raggiunta intorno al 1871: dopo questa data
comincia l’esodo della popolazione che si arrestera’ nei primi decenni
del 1900, quando si avranno i nuovi insediamenti lungo la strada
provinciale. Impedimenti allo sviluppo di Monteu sono
stati il vincolo posto sull’area archeologica ed il vincolo militare
sulle aree circostanti il deposito di carburanti dell’esercito: questi
vincoli tuttavia si sono rivelati provvidenziali perche’ hanno
permesso di conservare pressoche’ intatta la citta’ romana ed il
paesaggio ad essa circostante. Nella parte pianeggiante del territorio
di Monteu da Po, nei pressi della strada Torino - Casale , si trovano
gli scavi archeologici della citta’ romana di Industria, scavi in
corso da piu’ di due secoli. I primi reperti vennero infatti portati
alla luce al principio del settecento e a meta’ del secolo si scopre
la tavola di bronzo dei Pastofori Industriensi che da’
la conferma del sito di Industria. Nel 1808 il conte Bernardino Morra
di Lauriano promuove una grande campagna di scavi e la organizza con
criteri scientifici. Da essa trae utili indicazioni sui piu’
importanti edifici che formavano il centro abitato e molti preziosi
reperti soprattutto di bronzo, ora conservati nel Museo di Antichita’
di Torino. Si ha notizia di Industria in brevi
cenni degli scrittori romani Plinio e Polibio che la citano come
citta’ romana esistente in epoca imperiale, sulla destra del Po, quasi
di fronte a Quadrata, mansio militare collocata presumibilmente
nell’attuale territorio di Verolengo. In tale periodo pare che fosse
un centro particolarmente fiorente e ricco per attivita’ produttive e
di scambio commerciale. Questa caratteristica le derivava da
tradizioni antichissime risalenti ai primi insediamenti delle tribu’
liguri, quando il nome della citta’ era Bodincomago: Bodinco
era il nome con cui i liguri chiamavano il fiume Po, mentre il
suffisso Mago e’ di origine gallo-celtica e significa
“mercato, fiera”. Gia’ l’antico nome indicava quindi la condizione
particolarmente importante della citta’, a cui si appoggera’ nei
secoli seguenti lo sviluppo della colonizzazione romana. Negli scavi
di Industria non si sono rinvenuti ritrovamenti attribuibili a
civilta’ preromane: questo ci porta a pensare che l’oppidum di
Bodicomago non sorgesse in pianura, ma in posizione elevata come gran
parte dei centri gallo-liguri. I colonizzatori romani invece
costruivano le loro citta’ in pianura, per attirare le popolazioni e
per facilitarne l’inurbamento e il controllo: si puo’ ipotizzare
quindi che Industria sia stata costruita interamente dai Romani sul
sito di un preesistente mercato.
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