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Nel 1307 il principe Teodoro I costru� una zecca con facolt� di
coniare monete d'oro e d'argento, mentre suo nipote, Teodoro II,
inizi� la costruzione della nuova chiesa collegiata di Santa
Maria, rinforz� le mura e le "Cerche", due ampie e profonde
fosse, che partendo dal Po giungevano all'Orco, accerchiando la citt�
ad Est e a Nord di corsi d�acqua artificiali detti "rogge" per
bonificare ed irrigare i terreni circostanti ed infine diede alla
citt� la facolt� di tener fiere e mercati.
Quando, nel 1435, la citt� passa dalla dinastia dei Paleologi,
subentrati da un secolo agli Aleramici, a casa Savoia, non perde
tuttavia la propria importanza come centro di mercanti e artigiani,
infatti nell�ultimo quarto del Quattrocento, vi fiorisce
l�ancor giovane arte della tipografia, contemporaneamente � attiva e
fiorente l�attivit� dei prestigiosi plasticatori, argentieri e
intagliatori del legno, e soprattutto dei pittori; in particolare il
casalese Giovan Martino Spanzotti, che qui tiene bottega dal 1502,
nonch� Defendente Ferrari chivassese di stirpe, attivo fino agli anni
Quaranta del Cinquecento.
La prima met� del XVI secolo � caratterizzata da pestilenze e
saccheggi da parte dei mercenari svizzeri e dei Lanzichenecchi: a
completare il tragico quadro si aggiunge, nel 1536, l�occupazione
delle truppe francesi.
Nel 1542 gli invasori transalpini atterrano tutti i borghi
fuori le mura. Alcuni anni dopo la pace di Chateau-Cambr�sis (1559)
Chivasso torna sotto i Savoia cui rimane, nelle avversit�, sempre
fedele: per questo merito � insignita dai sovrani dei titoli di citt�
(1690) e di contessa di Castelrosso (1695).
Dal 1705 a oggi: Nel 1705 la cittadina - che non ha perso la
propria importanza strategica - sostenne eroicamente
l�assedio delle truppe francesi:
permettendo cos� alla capitale dello stato, Torino, di prepararsi alla
difesa e di non essere espugnata.
Nel 1753 i Chivassesi festeggiarono la solenne beatificazione
del loro concittadino Angelo Carletti, francescano osservante
vissuto nel Quattrocento e universalmente noto per la compilazione di
un prontuario destinato ai confessori detto Summa Angelica, oggi egli
� il santo protettore della citt�.
Nel settimo decennio del secolo XVIII, l�allevamento equino ha
grande incremento nella campagna di Chivasso, grazie alla costituzione
della
Mandria, tenuta reale sita a nord-est
dell�abitato. Durante il periodo napoleonico, la cittadina viene
amministrata dai Francesi e inclusa nel Dipartimento della Dora: in
questi anni comincia ad attuarsi l�abbattimento delle antiche
fortificazioni, che nei decenni successivi dar� origine ai viali ancor
oggi esistenti.
Dopo il congresso di Vienna (1815), il comune torna sotto il
dominio sabaudo e negli anni Cinquanta dell�Ottocento comincia ad
acquisire importanza come nodo ferroviario; il decennio seguente �,
invece, segnato dalla costruzione del monumentale
Canale Cavour, che
tuttora parte da Chivasso.
Nel 1870 sul fiume Po, che divide l�abitato dalle colline,
viene gettato un maestoso ponte in muratura: distrutto nel 1994 da
un�alluvione, sostituito in seguito dall�attuale in cemento armato.
Nella seconda met� del XIX secolo Chivasso incrementa la sua
importanza come centro commerciale, e vi prosperano locande e
alberghi: la vita borghese della cittadina trova un sensibile
descrittore nel pittore Demetrio Cosola (1851-1895).
Particolare sviluppo ha il mercato del bestiame che si svolge in
Piazza d�Armi, al confine occidentale del centro storico.
Nel Novecento, tale compravendita trova poi una sede congeniale
nel complesso del Foro Boario. Altro motivo per cui va ricordata
piazza d�Armi � perch� tuttora vi prospetta, con la sua bella facciata
settecentesca in mattoni a vista, Palazzo Tesio: qui, nel 1943,
viene firmata la "Carta di Chivasso", importante documento riguardante
l�autonomia delle regioni alpine.
Dai tardi anni Cinquanta del XX secolo inizia, anche per la
cittadina canavesana, un periodo di decollo economico, con rapida
espansione demografica ed edilizia: ai piccoli stabilimenti
industriali gi� funzionanti - manifattura di tessili, concerie,
distillerie - si aggiunge l�impianto della centrale termoelettrica
ENEL e soprattutto il grandioso stabilimento automobilistico
Lancia (1963). Dopo la chiusura di quest�ultimo (1993) e la sua
riconversione, la citt� si � oggi parzialmente risollevata investendo
sempre pi� sul settore terziario.
L'ASSEDIO DELLA CITTA' NEL
1705:
Nella sua storia
Chivasso ha subito pi� di un assedio nel corso dei secoli, ma il
momento di maggiore importanza � ascrivibile ai quaranta giorni che,
dal 18 giugno al 30 luglio dell'anno 1705, resero la citt�
importante per il futuro dello Stato Sabaudo.
Chivasso
era l'ultimo baluardo contro una possibile penetrazione che,
attraverso la Valle d'Aosta ed il Canavese, volesse condurre un
esercito ad investire Torino. E fu ci� che avvenne durante la guerra
di Successione Spagnola (1701 - 1713), quando l'armata francese, dopo
aver espugnato senza problemi Bard, Vercelli ed Ivrea, si and� ad
arenare per lunghi mesi contro lo scoglio del colle di Verrua.
Vittorio Amedeo II, prevedendone la caduta e la logica direttrice di
marcia verso Torino, predispose la difesa sulla linea Chivasso -
Castagneto, il
comune posto sulla collina fronteggiante il Po. Per consentire il tiro
difensivo furono demoliti i borghi esterni di San Pietro e San Marco
e, per impedire le vie d'accesso ai Francesi, vennero allagate le zone
limitrofe.
Falliti
miseramente i tentativi di conquistare di slancio Chivasso, ai
Francesi rimase come ultima alternativa quella di radere metodicamente
al suolo la citt� e nel giro di quei cruenti quaranta giorni furono
utilizzati circa quarantamila proiettili di ogni tipo. Non una delle
chiese, edifici pubblici o case, furono risparmiate dall'artiglieria
di Luigi XIV ed il Duomo ebbe la famosa guglia di latta distrutta.
Il sacrificio di
Chivasso per� non fu vano perch� diede il tempo a Torino di preparare
la propria difesa e di sconfiggere definitivamente i Francesi nel
1706. L'influenza che questo momento ha avuto sulla citt� �
indubbiamente notevole, oltre che sul piano storico, anche su quello
dell'assetto urbanistico e dell'evoluzione artistica ed
architettonica: molti dei monumenti che oggi possiamo ammirare hanno
assunto le proprie connotazioni negli anni immediatamente successivi
al 1705.
I PERSONAGGI STORICI DI
CHIVASSO
IL
BEATO ANGELO CARLETTI (1411? - 1495)
Regge con la destra la spada
della Giustizia con i simboli della famiglia Carletti; con la sinistra
innalza la SUMMA ANGELICA, il libro che lo ha reso famoso nel campo
della cultura. Sullo sfondo, a sinistra, la Chiesa della Madonna degli
Angeli di Cuneo, dove riposa la sua salma incorrotta; a destra, il
Palazzo Santa Chiara di Chivasso, sede attuale del Municipio
DEMETRIO
COSOLA
Demetrio Cosola nacque il 22 settembre 1851 a San Sebastiano Po ,
in provincia di Torino; era figlio di Luigi e Rosa Capello,
penultimo tra sei fratelli e sorelle.
Visse tutta la sua breve vita tra Chivasso (abitando nel centro in
via Torino nella casa oggi al numero 48) e Torino. A diciotto anni
cominci� a frequentare l'Accademia Albertina a Torino,
diventando allievo del Gamba, del Gastaldi e del Gili e assistente
dal 1883 (a soli trentadue anni) del Gastaldi. AlI' Accademia
Albertina insegn�, pi� tardi, egli stesso, preferendone per�,
come scrive Marziano Bernardi, "i biliardi dei caff� torinesi e il
buon vino piemontese".
DEFENDENTE FERRARI: Anche di
Defendente Ferrari non si conosce n� la data di nascita n� quella
di morte. Da un registro di conti, gi� appartenente alla
Confraternita del Ges�, operante presso la Chiesa della Madonna
degli Angeli del 1600, sappiamo che i "Ferrari" avevano la casa, e
quindi molto probabilmente anche la bottega, nei pressi
dell'attuale Palazzo Santa Chiara e agli inizi del 1600 viveva
ancora un nipote del Defendente, un certo Andrea che si
qualificava "pittore". Defendente Ferrari fu attivo in Chivasso a
partire dalla fine del 1400 alla met� circa del 1500 e la sua
famiglia, da generazioni, esercitava nella nostra Citt� la
professione di orafo.
Da un contratto stipulato il 3 giugno 1333 ed ancora conservato
negli archivi del nostro Comune, sappiamo che ad un "Franceschino
Ferario" era stato concesso dalla Credenza di Chivasso la
facolt�, per due anni, di pescare l'oro nel fiume Orco |
Comune di CHIVASSO P.za C.A. Dalla Chiesa, 5 - CHIVASSO
(TO) - Centralino (+39)011 - 91151 Fax (+39)011-
9112989 - URP (+39)011 - 9115219 - Polizia Municipale
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SEMERIA DR.EUGENIO:
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BIBLIOTECA JACOBINO SUIGO:
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(Municipio) - Tel.011/9115460
I CIRCOLO DIDATTICO:
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Marconi, sede Direzione Didattica, via Marconi 2 - Tel.
011/9101210 - 011/9112309.
[email protected]
II CIRCOLO DIDATTICO
https://www.chivasso2.com/[email protected]
- Scuola Materna
Aimone Marsan, Borgo Posta, via IV Novembre - Tel. 011/9101422
- Scuola Materna
�Sandro Dasso�, via Blatta 23 - Tel. 011/9116996
- Scuola Materna
�Peter Pan�, via Paleologi 18 - Tel. 011/9109726
- Scuola Elementare
�Sandro Dasso�, sede Direzione Didattica, via Blatta 26/B - Tel.
011/9111101-011/9102857.
III CIRCOLO DIDATTICO-
Scuola Materna ed Elementare Villa Mazzucchelli, sede Direzione
Didattica, via Cappuccini - Tel. 011/9106448 - 011/9109705
- Scuola Materna �Bambi�,
v.le Cavour 9 - Tel. 011/9102202
- Scuola Materna ed
Elementare fraz. Boschetto, via S. Francesco 9
- Tel. 011/9195500
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- Scuola Materna fraz.
Betlemme, via 3 Marzo 1966-Tel. 011/9195807
- Scuola Elementare
fraz. Calsterosso - Tel. 011/9113491.
SCUOLE MEDIE INFERIORI
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Scuola Media Demetrio
Cosola, via Blatta 26 � Tel. 011/9101205 - 011/9171145
- Sede staccata,
via Marconi 9 �
Tel. 011/9101229 -
Castelrosso
(succursale Demetrio Cosola), via S.Antonio 31-
Tel.
011/9102606.
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Superiore Europa Unita
via Marconi 6 -
Tel.011/9112246 -
011/9106223 -
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Paleologi, 22 -
Tel. 011-9112236
Liceo Scientifico e
Classico �Isaac Newton�,
via Paleologi 22/A -
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011/9172600 -
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staccata Istituto Ubertini Caluso, via Ajma
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