
La
cucina piemontese
ci offre piatti robusti e dai sapori forti e convincenti che ci
arrivano dalle antiche tradizioni contadina, ma allo stesso
tempo si tratta di ricette ricche anche di eleganza e
raffinatezza. La varietà degli scenari geografici regionali
(risaie, laghi, colline, monti) fornisce ai
cuochi locali una
grande scelta di alimenti base:
da essi, attraverso metodi di preparazione anche complessi, si
ottengono piatti dal gusto delicato e coinvolgente.
Dalle colline del
Monferrato, nel
sud della regione, provengono le verdure, dall'Albese, il
rinomatissimo tartufo bianco. La Bassa piemontese, ad est delle
Alpi, è la patria delle risaie. Intorno a Novara e Vercelli si
coltiva una grande fetta della produzione complessiva europea.
Nei suoi terreni acquitrinosi si trovano altre prelibatezze
della cucina storica piemontese, quali le rane, servite fritte
od in guazzetto e tutt'oggi uccise davanti al compratore per
fargliene verificare personalmente la freschezza, e
le lumache, condimento
prelibato per vari tipi di primi e secondi piatti,
il cui contenuto di colesterolo è paragonabile a quello dei
pesci.
Dal lago Maggiore e
dal lago d'Orta, a
nord, provengono specialità quali il pesce persico ed altre
prelibatezze d'acqua dolce,
mentre dalle montagne arriva il sapore di piatti forti a base di
polenta e castagne.
Riso, carne e
tartufi
La
base riconosciuta della cucina tradizionale piemontese è
senz'altro il riso. Da secoli questo alimento costituisce una
delle fonti alimentari principali per gli abitanti di questa
regione e la gente ha dato vita nel tempo a mille varianti di
preparazione di questo cibo; dal risotto all'anatra a quello con
lo champagne e gamberetti.
La specialità simbolo della città di Novara è la Paniscia ,
piatto di riso con verdure, lardo, fagioli, salame, fegato di
maiale e vino. A Vercelli invece il riso si sposa con i fagioli
e con le rane pescate nelle risaie, ma viene servito anche con
il gorgonzola e con le lumache.
Assolutamente non trascurabile il rilievo della cacciagione:
fagiani, lepri e pernici vengono preparati in modi gustosi e
differenziati. Particolarmente complessa la tecnica di
preparazione del civet, una tipica variazione del salmì.
Altro pilastro della cucina piemontese è il bollito misto, vero
e proprio piatto del buongustaio, composto da diversi tagli di
manzo e maiale lessati insieme in modo da fondere alla
perfezione i propri sapori. E' di solito accompagnato da salse
saporite quali il
bagnet verde e quello rosso.
Un posto d'onore lo meritano anche i brasati splendidamente
insaporiti dall'ottimo vino piemontese. Famosissimo
il brasato al Barolo,
dove il manzo viene accompagnato con erbe aromatiche, verdure e
lardo e trova l'esaltazione finale con l'aggiunta del vino più
famoso della regione.
Citazione d'obbligo, infine, per il condimento più nobile,
ovvero il tartufo bianco, vero e proprio orgoglio della
cittadina di Alba.
La raccolta è praticata anche nell'Astigiano e nel Monferrato ma
è ad Alba che si trova il più grande mercato nazionale e dove si
svolge da più di mezzo secolo la fiera del tartufo.
Formaggi
Altri
grandi protagonisti della tipicità piemontese sono i formaggi, con sei
produzioni DOP esclusive come il Bra,
il Castelmagno, il Murazzano,
il Raschera,
la Robiola di Roccaverano e
il Toma
piemontese;
a questi se ne aggiunge una in attesa di riconoscimento, l'
Ossolano.
Dolci
Il Piemonte vanta una grande tradizione di biscotti: i crumiri di
Casale, i biscottini
di Novara da
inzuppare nel vino e nel rosolio e gli amaretti
di Monbaruzzo e
ancora i torcetti.
Tra le delizie della pasticceria la prelibata
panna cotta, delicato zabaione, crema sabauda di uova
e zucchero da
consumare con biscotti, pasticcini secchi o con i nocciolini di
Chivasso.
Il cioccolato è l'ingrediente principe della pasticceria piemontese.
Il cioccolato
è l'ingrediente principe della pasticceria piemontese
Cioccolatieri hanno creato
numerose specialità, primo fra tutti il gianduiotto una
delicata crema di cacao e nocciole . Le
qualità più pregiate delle castagne a
per i golosi di tutto il mondo.
I vini
La quantità di vini DOC (43) e DOCG (7) del
Piemonte è un chiaro indicatore delle bontà delle sue vigne, si pensi
che i vini a
denominazione d'origine coprono ben l'80% dell'intera
produzione.
Celeberrimo il Barolo
delle Langhe, da
accompagnare a cacciagione ed arrosti, leggermente più delicato il Barbaresco preferito
per pietanze dal gusto maggiormente sfumato.
Da menzionare anche la
Barbera, ottimo vino dal carattere variabile e prodotto in moltissime
zone. Altro rosso gradevole
e leggero è il Dolcetto,
considerato non a caso come il vino piemontese di maggior uso
quotidiano.
