Situato tra le colline del basso
Monferrato, il comune di Serralunga di
Crea fa parte del parco naturale
regionale del Sacro Monte di Crea,
patrimonio dell'UNESCO. Vi invitiamo a
scoprire le bellezze naturalistiche,
culturali e gastronomiche del luogo
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Dal 1861 si
fregia per regio decreto del nome di Serralunga di Crea.
Le due torri presenti nello stemma del Comune si rifanno
al vecchio castello sito un tempo sul brich omonimo (Brich
Castelvelli), ora cumulo di cocci e pietre.
Nelle
vicinanze sorge il Brich d'la Furca, dove veniva
impiccato chi oltrepassava il confine senza permesso e
dove � ancora visibile un' antica pietra che segnava il
confine con il comune di Mombello.
Fanno parte le
frazioni di : Forneglio, Castellazzo, Madonnina,
Serra, Gavanni, San Iorio
Cosa vedere a
Serralunga...
Il Sacro
Monte di Crea � situato su una delle alture
pi� elevate del Monferrato, in posizione
panoramica. � composto da ventitr� cappelle
e cinque romitori
Il
Santuario
Di origine romanica, venne retto dai
Canonici di Vezzolano sino al 1468,
quindi dai Lateranensi fino al 1798, dai
Serviti sino al 1801, dal 1820 sino al
1992 dai Minori Francescani.
Attualmente, � condotto direttamente
dalla Curia di Casale, proprietaria del
Sacro Monte. La Chiesa, dedicata a Maria
Assunta, venne ampliata nel 1483 dal
Marchese di Monferrato Guglielmo
Paleologo, nel 1608 � 1612 dai
Lateranensi.La facciata sub�
rimaneggiamenti nel 1735, fra il 1890 e
il 1913 e nel 1953. Il mosaico �
anch�esso del 1953 (Dalle Ceste).
L�interno, a tre nava-te, conserva
importanti opere: la Madonna con Bambino
e Santi, tavola autografa di Macrino
d�Alba (1503); il ciclo di affreschi con
le Storie di Santa Margherita d�Antiochia
del XV sec. Attruibuito a Francesco,
fratello del pi� noto Martino Spanzotti;
l�effige della Vergine, statua lignea
del XIII sec.; la vasta raccolta di ex
voto; la Via Crucis e gli amboni di
Luigi Bagna.
La Cappella � visitabile solo per gruppi
organizzati (di almeno 10 persone) su
prenotazione. Per informazioni
rivolgersi agli Uffici della Riserva
Speciale del Sacro Monte di Crea Tel.
0141.927120 Web www.parcocrea.com
Mura:
percorrendo la strada che conduce
alla piazzetta centrale sono
evidenti le tracce delle antiche
mura. All'ingresso un portale e una
torretta ove sorgeva il corpo di
guardia del paese (ora biblioteca
"Cesare Pavese"), accompagnano il
visitatore fino alla piazza centrale
dove sorge la chiesa dedicata a San
Sebastiano. E' interessante
osservare lo sviluppo del paese che
si snoda lungo il crinale della
collina dando idea di quanto fosse
importante il comune come punto
strategico, permettendo il controllo
sulla valle sottostante.
Chiesa parrocchiale di San
Sebastiano:
di disegno neoclassico, iniziata nel
1744 sulle basi di una precedente
costruzione, su progetto di un frate
del convento di Crea, fu consacrata
nel 1753. All'interno della chiesa
si presenta un disegno grandioso ed
una bella serie di opere: le
decorazioni del coro, la pala sul
fondo dell'abside rappresentante il
Martirio di San Sebastiano e nella
cappella della Madonna del Rosario
con decorazioni monocromatiche che
vengono annoverate tra le prime
opere del Guala.
Madonnina
- La frazione sorge al di sotto
della collina su cui si erige il
capoluogo. L'abitato si forma lungo
la strada che univa Moncalvo ai
comuni della Valcerrina. Mantiene
ancora oggi la struttura originale
con lo sviluppo delle case lungo la
via principale. Di particolare
interesse la chiesa della Madonna
della Neve alla periferia del paese
in direzione Castagnone, in parte
demolita all'inizio degli anni '60,
mantiene ancora la struttura
settecentesca e al suo interno �
conservata la statua della Madonna
della Neve in terracotta risalente
ai primi anni del Settecento. Di
fronte alla chiesetta si erige
l'antico mulino del paese. Nella
frazione sono sorte le prime
fabbriche, tra cui una cava di
gesso, un cementificio e una
distilleria. Ai primi del Novecento,
nella frazione si teneva
un'importante fiera visitata da
molte persone residenti nel
circondario. Nella frazione sorgeva
anche la stazione ferroviaria della
linea Asti-Casale-Mortara gi� in
funzione a fine Ottocento.
Di
un certo interesse sono anche
la parrocchiale di San Sebastiano,
realizzata originariamente in forme
gotiche e completata successivamente
in diversi stili, e il monumento al
Medico Condotto, progettato da Luigi
Visconti alla fine degli anni
Settanta.
La Cappella dell'Incoronazione di
Maria,
detta Il Paradiso, sorge sulle
fondazioni di un'antica torre.
L'edificio � a pianta circolare,
sormontato da una cupola, con un
loggiato e volte a crociera sorrette
da pilastri in laterizio e colonnine
binate che collegano il porticato
alle due imponenti scalinate
esterne. All'interno � rappresentata
una scena estremamente ricca e
movimentata: sono oltre trecento le
figure di angeli, apostoli,
patriarchi, sacerdoti, profeti e
santi in adorazione e preghiera,
articolati in tre cerchi sovrapposti
intorno al gruppo centrale con
l'incoronazione della Vergine
assunta in cielo. Le sculture sono
attribuite a Giovanni e Nicola
Wespin e i dipinti a Giorgio
Alberini.
Solonghello
Piccolo
centro a ridosso delle colline del
Monferrato. Le prime notizie relative
alla presenza di un comune risalgono al
1016, anno in cui alcune famiglie si
ribellarono alla chiesa di Vercelli e si
riunirono facendosi chiamare di
Soalingellum. Le vicende storiche del
borgo sono legate a quelle del
Monferrato, soggetto a lotte per il
dominio sul territorio pi� o meno
larvate e costretto a subire angherie di
Francesi e Spagnoli per giungere poi,
dopo secoli, nel 1713, a far parte del
ducato Sabaudo.
Il castello domina il centro abitato che
digrada verso lo Stura. L'antica rocca
fu eretta nel XII Secolo da un vassallo
dei marchesi del Monferrato. Ebbe
diversi proprietari tra cui ricordiamo
De Catena - De Gabiano, i Rivetta, i
Della Sala, i Pezzana, i Corsino.
Nel 1522 vennero ospitati nel castello
vari nobili casalesi che cercavano
riparo alla violenta infezione di peste
che mieteva molte vittime a Casale. Sub�
saccheggi e devastazioni ad opera di
spagnoli ed alemanni in varie riprese
nelle lunghe guerre incentrate sulla
cittadella di Casale. Il castello fu
abitato ancora dopo la Seconda Guerra
Mondiale dai conti Caetani - Lorenzon di
Treviso che gestivano una fiorente
azienda agricola dipendente dal
castello. Il fabbricato pass� poi a
Nicol� Calvi di Bergolo e attualmente �
propriet� della famiglia Castagna.
Adagiato
sulle morbide colline del Monferrato,
nel cuore del Piemonte, si trova questo
piccolissimo borgo dove il tempo si �
fermato alla tranquilla vita di
campagna, alle vendemmie del Grignolino
e al silenzio della natura che si
estende fin dove arriva la visita. Al
centro sorge
la Locanda dell�Arte,
un raffinato hotel 4* all�interno
di una cornice dal grande valore
artistico, sia per il ricco patrimonio
culturale della zona, sia per le opere
d�arte in esposizione permanente in ogni
ambiente.
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