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UN PO' DI STORIA ...
Mombello Monferrato
� un comune di 1.110 abitanti. Comprende
la frazioni di Casalino, Gaminella,
Ilengo, Morsingo, Pozzengo e Zenevreto,
e confina con i comuni di Camino,
Castelletto Merli, Cerrina Monferrato,
Gabiano, Ponzano Monferrato, Serralunga
di Crea e Solonghello.
Interessante la chiesa patronale del
paese, citata nel libro �Il diavolo
sulle colline� di Cesare Pavese. Sono
presenti inoltre la chiesetta di San
Sebastiano, il palazzo Tornielli con la
meridiana, la chiesa di San Martino,
sconsacrata, e il parco belvedere sulla
sommit� della collina.
La
storia del territorio comunale si pu�
far risalire al II-III secolo D.C.
quando, sulla sponda una moneta
dell'Imperatore Gallieno sinistra del
torrente Stura, a fianco della strada
che collegava Vardacate (Casale
Monferrato) e Industria, sorse un
insediamento romano. Il rinvenimento di
numerosi frammenti ceramici di et�
imperiale e di una moneta
dell'Imperatore Gallieno(254) ne
testimoniano l'epoca. Dopo l'abbandono
dell'area, pur utilizzata nel IV e V
secolo D.C. per insediamenti precari e
provvisori, nel VI- VII secolo D.C.
furono i Longobardi ad insediarsi nel
sito, utilizzando, in parte, ci� che
restava dell'insediamento romano. Vi fu
creata una attivit� artigianale per la
produzione di tessuti. Un
Tremisse aureo dell'Imperatore Maurizio
Tiberio (592-602) e una frazione di
Siliqua del Re Pertarito (672-688) sono
le monete che confermano la datazione.
Poco lontano si trova la Pieve di San
Michele ad Medias, Oratorio privato di
una famiglia aristocratica, con attorno
una necropoli, databile fra il VII
secolo D.C. e l'et� romanica. Nello
stesso sito una fornace per la
produzione di mattoni, risalente al XII
secolo, fa da collegamento con la storia
del comune, in quanto, nel medesimo
secolo, nel capoluogo vi era una
imponente rocca ed un superbo palazzo,
dimora saltuaria dei Principi Monferrini
(nel 1133 vi erano presenti Raineiro,
Guglielmo ed Ardizzono). Gi� durante il
periodo in cui il Marchesato fu dominio
della dinastia degli Aleramo,ebbe grande
importanza politica il Comune di Mombello, tanto che fu proprio Giorgio
di Mombello, nel 1199, a fare da
mediatore fra il Marchese Bonifacio e le
citt� di Alessandria, Asti e Vercelli.
Della storia, sia pure minore, ma di non
secondaria importanza, del comune fanno
parte il convento francescano di Monte
Sion, chiuso da Napoleone nel 1802,la
chiesa di San Sebastiano, nel capoluogo,
il Santuario di San Gottardo e la chiesa
della Madonna del Carmine, a Pozzengo,
la Madonna del Bricco, a Casalino, e la
cascina del Gambarello.Informazioni di
questi ed altri luoghi si possono
trovare sul sito Internet del Comune.
Per il suo importante passato, oggi
Mombello � sede di circoscrizione
elettorale.
Cosa vedere a
Mombello...
Gaminella e Zenevreto, nonch� una ventina
tra piccoli borghi e cascine. Il primato
forse anche italiano di oltre 60 km di
strade sterrate e poi ancora miriadi di
piccoli sentieri ci fanno conoscere i segni
di un passato dove pare che il tempo si sia
fermato. Dalle terrazze dei cocuzzoli �
possibile osservare l�imbuto della Val
Padana nonch� la meravigliosa Valcerrina.
Tra i percorsi pi� suggestivi il sentiero
che da Monte Sion conduce al Bric del Lupo.
Numerose le testimonianze architettoniche,
che oltre alle chiese parrocchiali fanno
bella mostra: la chiesetta dedicata a San
Sebastiano ricostruita nel 1200 sulle mura
di un tempio romano ove sono ben visibili le
formelle del drago leonino, dell�aquila
sacra e del toro con tre bucrani, nel centro
storico il palazzo Tornielli con la
meridiana � caratterizzato dal suggestivo
voltone che scavalca la strada, proseguendo
la chiesa di San Martino (sconsacrata) in
fase di restauro, e il parco belvedere sito
sulla sommit� della collina.
A Casalino: nel centro storico la
settecentesca costruzione del Palazzo
Dell�Aglio dove periodicamente soggiornava
Camillo Benso Conte di Cavour (oggi
abitazione privata). Sulla sommit� della
collina la chiesetta dedicata alla Madonna
del Bricco dove secondo la leggenda apparve
la Madonna;
Ad Ilengo: l�antichissima Chiesetta di Sant�Anna
e i resti dello storico arco d�ingresso al
convento;
A Morsingo: la piazza terrazzata con
monumento dedicato a Papa Giovanni XXIII;
A Pozzengo: oltre al famoso Santuario di San
Gottardo che si erge sulla prima rampa della
strada da Gaminella, nel centro paese la
chiesetta della Beata Vergine del Carmine
costruita nel 1655, proseguendo troviamo
l�antica chiesetta di San Rocco e quasi ai
confini con Cantavenna una balza ci conduce
al Sacello di San Bernardo;
A Zenevreto: il monumento depositato nel
1920, dedicato ai caduti per la Patria.
Circondato da splendidi vigneti.
San Rocco � il patrono di Mombello
Monferrato.
La parrocchia di San Pietro con
l'annesso campanile I resti delle
antiche mura.
La chiesa di San Gottardo di Pozzengo �
stata voluta dalla devozione religiosa
monferrina, in pieno clima della
Controriforma, sulla strada che
congiunge la frazione di Gaminella con
quella di Pozzengo. La sua origine �
affidata alle tradizioni popolari ancora
ben radicate nella zona, come la
miracolosa apparizione del santo vescovo
di Hildesheim per salvare un bambino
dalla furia di una coppia di buoi
imbizzarriti oppure quella del viandante
che si era appoggiato al muro del
portico dove rimase impressa la figura
del Santo, intorno alla quale si costru�
la prima edicola. All'interno della
chiesa, la grande statua di San
Gottardo, che ha preso il posto di un
quadro seicentesco, domina il
presbiterio, mentre le numerose immagini
votive fissate alle pareti rappresentano
il segno di riconoscenza popolare per le
grazie concesse.
'Interessante la chiesa patronale del paese,
citata nel libro �Il diavolo sulle colline�
di Cesare Pavese. Sono presenti inoltre la
chiesetta di San Sebastiano, il palazzo
Tornielli con la meridiana, la chiesa di San
Martino, sconsacrata, e il parco belvedere
sulla sommit� della collina.
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