UNA GITA A CORTEMILIA (Cn)

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AZIENDA VITIVINICOLA CIGLIUTI

Piazza Savona 38  12074 Cortemilia (Cn) 

Tel. e Fax 0173/81059

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L'abitato � attualmente diviso in due borghi principali, S. Michele e S. Pantaleo dai nomi dei patroni della citt�, ed in numerose frazioni che conservano i nomi delle antiche roccaforti (La Castella, Castel Martino) che punteggiavano le colline all'intorno.

I monumenti pi� interessanti da visitare sono la Pieve di S. Maria di epoca romanica, le rovine del Castello, simbolo di Cortemilia, il palazzo dell'ex Pretura oggi Centro di Interpretazione dell'Ecomuseo dei Terrazzamenti e della Vite, il Convento di S. Francesco, sede dell'internazionale Concorso Musicale Vittoria Caffa Righetti, ed alcuni palazzi che conservano pregevoli architetture e portali decorati da antichi bassorilievi.

Per gli amanti delle passeggiate o del cicloturismo segnaliamo una vasta rete di sentieri che circonda Cortemilia e la collega agli altri paesi sparsi tra le colline o alle vie del sale verso la Liguria.

Inoltre, l'Ecomuseo dei Terrazzamenti e della vite sta svolgendo un'interessante recupero e rivisitazione delle tipicit� locali, segnalando strade e sentieri degni di nota.

I dintorni sono ricchi di castelli e borgate di notevole interesse storico-artistico, degni di visita sono il castello di Prunetto, oggetto di una armoniosa ristrutturazione, Bergolo, il paese di pietra, sede ad esempio dei Fuochi sotto le Stelle, manifestazione pirotecnica di settembre, Castino, con la parrocchiale di S. Margherita, Perletto, con l'antica fortificazione feudale in pietra, dominato da una torre quadrata.

Alla confluenza del torrente Uzzone nella Bormida di Millesimo e' luogo importante tra Piemonte e Liguria lungo la "via Magistra Langarum".
Cortemilia e' di sicura fondazione antica. Lo testimoniano diversi e importanti reperti archeologici, lo conferma il suo stesso nome, anche se sono due le ipotesi sulla sua derivazione.
Secondo la prima, Cortemilia deriverebbe della "Cohors Aemilia", un insediamento militare voluto nel 118 avanti Cristo da M. Emilio.
L'altra ipotesi, che appare piu' verosimile, fa invece riferimento a una romana "Curtis Aemilia" fondata da Emilio Scauro.
Gia' ricordata nel 967 in un diploma imperiale di Ottone I, nel medioevo Cortemilia fu centro di uno dei marchesati che componevano il dominio di Bonifacio del Vasto. Passata al Comune di Asti, fu feudo degli Scarampi e, dal 1375, fece parte del marchesato del Monferrato.
Cortemilia ha mantenuto il suo importante ruolo amministrativo e commerciale fino ai giorni nostri. Del Castello, posto in posizione dominante e in gran parte distrutto dagli Spagnoli nel 1635, rimangono un torrione all'estremit� nord-ovest della cinta muraria e una caratteristica torre circolare dalla quale si ha un'ottima veduta d'insieme del paese e dei suoi dintorni.  Con i suoi 2.600 abitanti, e' il centro principale dell'Alta Langa, terra di vini e tartufi, funghi e nocciole.
L'operosita' e l'ospitalita' della sua gente, unite alle testimonianze storico-artistiche ed alle salde tradizioni del luogo, elementi preziosi dell'identita' di queste colline, hanno saputo rendere varia ed interessante l'offerta turistica.
La manifestazione piu' importante a Cortemilia e' la "Sagra della Nocciola" che si svolge tutti gli anni a fine Agosto.

cenni storici

Nel  Medioevo fu feudo dei Del Carretto e degli Scarampi; appartenne poi agli Sforza, agli Spagnoli, ai Francesi ed infine ai Savoia (1615); un ventennio dopo gli Spagnoli ne smantellarono il castello e le altre opere di difesa. In periodi di particolare fortuna Cortemilia cont� fino a 10 mila abitanti, ma lo spostarsi di attivit� commerciali e vicende belliche e politiche, contribuirono a minarne l�importanza, Anticamente Cohors Aemilia, � uno dei centri pi� importanti delle Langhe. Il nucleo della cittadina � costituito da abitazioni medioevali, adorne di portici. La torre cilindrica del 1200 sovrasta l'abitato ed � quanto rimane del castello aleramico. Il fiume Bormida divide Cortemilia in due quartieri che prendono il nome dalle chiese di San Michele e di San Pantaleo. Artisticamente significativo l'ex convento francescano, che pare sia stato voluto dallo stesso San Francesco di passaggio in zona. L�economia agricola  vede attualmente oltre agli antichi cespiti agricoli superstiti, cerealicoltura, viticoltura zootecnica, affermarsi sempre pi� la coltura del nocciolo (variet� Gentile delle Langhe) Insieme alla produzione, mediante opportune iniziative promozionali, Cortemilia ha saputo anche polarizzare intorno a s� il commercio di questo prodotto qualitativamente pregiato su scala mondiale. Negli ultimi anni si sono anche affermate attivit� artigianali, imprenditoriali e di media industria. La buona attrezzatura alberghiera, infine � riuscita ad innescare un processo di espansione nel settore turistico..

Quattro passi

L' ITINERARIO ESCURSIONISTICO denominato "Sentiero della Valle Bormida" parte da Saliceto e termina a Cortemilia. Corre sulla dorsale che separa le valli Bormida e Uzzone e costituisce, con i suoi quasi 35 km di sviluppo, un percorso valido sia per l'escursionista sia per il ciclista in Mountain Bike, ovviamente. E' stato individuato con un occhio di riguardo proprio per quest'ultimo in quanto � percorribile tranquillamente in giornata. Occorre infatti evidenziare la carenza di punti di sosta a met� del percorso, mentre, nel tratto finale, Bergolo e Cortemilia offrono soluzioni che vanno dal campeggio all'albergo. Il sentiero � segnalato con tabelle in legno riportanti il logo "Sentiero della Valle Bormida" o, pi� semplicemente "V. Bormida". Sono inoltre presenti tacche rosse - bianche - rosse.

Madonna della Pieve

Oltre il torrente Uzzone, in un angolo incantevole circondato dal silenzio e dai vigneti, si trova la romanica pieve di Santa Maria. Nella struttura, che risale all'XI-XIII secolo e venne rimaneggiata durante i secoli, soggiorn�, secondo la tradizione, anche San Francesco, in transito sulla strada che univa Savona ad Asti, la Via Magistra Langarum.
All'esterno della Pieve sono facilmente visibili due significativi esempi dell'arte romanica in Alta Langa: l'abside, ornata di archetti pensili e di sculture, e il massiccio campanile a monofore. Nel semplice interno a navata centrale trova spazio un bassorilievo in arenaria, databile tra il VII e il IX secolo, rappresentante la Vergine in trono con il Bambino e diverse immagini dell'iconografia cristiana.

Vini

Vitigni

 

Dolcetto d'Alba

Dolcetto

Barbera d'Alba
 

Barbera

Langhe Chardonnay
 

Chardonnay

Langhe Dolcetto

Dolcetto

Langhe Favorita
 

Favorita

Piemonte Brachetto
 

Altri Vitigni

Piemonte Cortese
 

Altri Vitigni

Piemonte Moscato
 

Moscato

GASTRONOMIA

La nocciola

Cortemilia � l'indiscussa capitale della nocciola tonda gentile di Langa, una delle variet� migliori al mondo, a cui � stata riconosciuta l'Indicazione Geografica Protetta (I.G.P.).

Intorno alla nocciola si muove buona parte delle attivit� produttive locali, dedicate in parte alla lavorazione ed alla trasformazione di questo frutto in granella, pasta, farina ed in parte alla costruzione dei macchinari necessari per tali attivit�.  Piccolo frutto che pare creato per mettere allegria, le buffe macchie tinde di verde intenso delle piante fanno somigliare i noccioleti alla scacchiera intagliata da un gigante.  Per promuovere la nocciola, ma anche per conservare e valorizzare le antiche tradizioni del territorio di Cortemilia, nel maggio del 2000 � nata la Confraternita della Nocciola Tonda Gentile di Langa, con sede nel settecentesco Palazzo Rabino.

LA NOCCIOLA DELLE LANGHE

Dei quasi settemila ettari coltivati a nocciola in provincia di Cuneo, pi� di un terzo si trova nelle Langhe. La massima densit� di coltivazione � nella zona di Cortemilia, mentre la produzione complessiva � di quasi 80.000 quintali l'anno. La variet� di riferimento � la "Tonda gentile" delle Langhe, apprezzata per la delicatezza del suo sapore e anche per la facilit� della calibratura, l'eccellente pelabilit�, la buona resa allo sgusciato e la spiccata attitudine ad essere conservata. Gi� a partire dal secolo scorso i pasticceri torinesi valorizzarono le qualit� di questa particolare specie di nocciola, primo fra tutti Michele Prochet che la inser� come ingrediente insostituibile del cioccolato gianduja.  Il dolce tipico delle Langhe � proprio la torta di nocciole, una focaccia morbida o compatta a seconda delle diverse ricette che ogni paese rigorosamente tramanda. Anche la gastronomia tradizionale utilizza la nocciola come ingrediente per salse e sughi salati o come contorno di piatti importanti quali gli arrosti, i formaggi freschi e stagionati delle Langhe e i dessert a base di frutta secca e miele. Il nocciolo � entrato a tal punto a far parte della cultura locale da essere avvolto da un'aura di magia: i contadini ritenevano che il suo cespuglio fosse abitato da fate e folletti, mentre, per attivit� pi� pratiche, proprio una verga di nocciolo � lo strumento dei rabdomanti

Fino alla met� dell'800 la coltivazione della nocciola "Tonda Gentile" delle Langhe era condotta a sistema promiscuo con le altre colture aziendali, cosicch� in un'area di coltivazione apparentemente molto diffusa si otteneva in realt� una produzione estremamente limitata, destinata quasi esclusivamente all'autoconsumo oppure a piccole attivit� artigianali di pasticceria Tra la fine del secolo scorso e l 'inizio dell'attuale si svilupp� un numero consistente di industrie dolciarie, soprattutto cioccolatiere, interessate a questo prodotto, cos� il commercio delle nocciole piemontesi, preferite anche dalle industrie europee per le ottime caratteristiche organolettiche, stimol� la coltivazione, facendo nascere i primi noccioleti in coltura principale.  Tuttavia, la mancanza di precise cognizioni tecniche c la radicata convinzione che questo tipo di piantagioni richiedesse scarse cure colturali determinarono tutta una serie di problemi: l 'eccessiva densit� degli impianti, la carenza di concimazioni, la mancanza di potature adeguate e, spesso, la sommaria scelta degli ambienti di coltura fecero si che la produttivit� degli impianti procedesse a fasi alterne, nonostante il diffondersi della coltura in un'ampia fascia collinare tra i 250 ed i 700 metri s. l. m.  E' soltanto dagli anni'30 che la corilicoltura nelle Langhe ha cominciato a trasformarsi, adattandosi gradualmente alle nuove conoscenze sulle esigenze delle piante in rapporto all'ambiente, sulla opportuna scelta dei terreni, dei sesti d'impianto e delle tecniche colturali come concimazioni, lavorazioni del suolo, potature

I.G.P. NOCCIOLA PIEMONTE

Si tratta del frutto della coltivazione di nocciole "Tonda Gentile delle Langhe" coltivata nel territorio idoneo della Regione Piemonte comprendente 798 Comuni di cui 209 in provincia di Cuneo e gli altri nelle provincie di Torino., Novara, Vercelli, Asti ed Alessandria.

Forma: sub sferoidale o parzialmente sub-sferoidale

Dimensione: non molto uniformi, con calibri prevalenti dai 17 ai 21 mm.

Guscio: di medio spessore, di color nocciola mediamente intenso, di scarsa lucentezza, con tomentosit� diffuse all'apice e numerose striature

Seme: di forma variabile (sub-sferoidale, tetraedrica e talvolta ovoidale)

Sapore: finissimo e persistente

Riconoscimento della protezione comunitaria: Regolamento CEE n. 1107/96 del 12/06/96

segnalato da

Creazioni grafiche D.J.N Soft & Graphic Services - San Sebastiano da Po - [email protected]

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