...  BENVENUTI  NEL  COMUNE  DI  LAURIANO; ...

...  I COMMERCIANTI  E  GLI  ARTIGIANI  VI  DANNO IL BENVENUTO ,,,  CLICCATE  QUI  PER CONOSCERLI

 

...  COME  ARRIVARE  ...

AUTO: Autostrada Torino Milano; uscita Cigliano quindi si prosegue per Crescentino e dopo il ponte sul Po per Brusasco: si prosegue per Cavagnolo e dopo Monteu, al semaforo si svolta a sinistra.

Oppure uscita Chivasso Est poi si prosegue per Casalborgone, al secondo semaforo - dopo aver passato San Sebastiano, si svolta a destra.

IN AUTOBUS : AUTOLINEA Satti Torino - Valle Cerrina: fermata Lauriano.


...  LE  CHIESE  ...


LA CHIESETTA DI S. ANTONIO: A destra dell’entrata al Castello dei Conti, nel centro storico del Paese, si trova questa Chiesetta con il suo campanile. Fu fatta erigere nel 1644 dal Conte Ferrero Giovanni, padre del Conte Antonio, nel sito dove era stata demolita la Cappella di S Rocco.Negli anni ’40 durante la processione del Corpus Domini la cappella veniva aperta e il sacerdote, accogliendo i fedeli, impartiva la benedizione. Essa era accessibile anche durante le rogazioni (benedizione della campagna). Nel 1957, alla Domenica delle Palme si procedeva in processione portando l’ulivo benedetto da questo luogo fino alla Chiesa Parrocchiale. Negli anni ’60 i Conti vendettero la proprieta’, cosi’ la Cappella venne chiusa, come lo e’ tutt’oggi.

LA CHIESA DELLA CAPPELLETTA: questa bella Cappella, situata all’inizio del Paese, e’ dedicata a S.Maria della Neve. Nel 1958 sulla facciata della Cappella venne fissata la campanella quale “ex voto”. Essa fu offerta dai bambini del Paese e dai loro genitori per la protezione celeste dalla poliomielite che in quell’anno aveva colpito tre bambine della Parrocchia. Nel 1960 le pareti interne della Chiesetta vennero liberate dai quadri “ex voto” per evitare maggiore umidita’. Nella notte tra il 31 maggio e il 1 giugno 1974 i ladri penetrarono anche in questa Cappella portando via la statua della Madonna in legno del ‘600, 10 candelabri bronzei dell’800 e la porticina del tabernacolo, dopo aver rotto i marmi. Si provvide subito a riparare i marmi e a chiudere il tabernacolo con una porticina nuova. I ladri ritornarono e rubarono ancora la porticina del tabernacolo, ma senza provocare ulteriori danni. Quanto alla nuova statua della Madonna, cercarono di capire di quale materiale fosse rompendone alcune dita di una mano, pero’, trovandola solo di gesso, la lasciarono. Di nostra memoria, oltre alla fiaccolata a conclusione del”mese di maggio”, si e’ sempre fatta la festa in onore della Madonna della Neve, il 5 agosto con Messa alle ore 10 e benedizione alla sera, preceduta dal triduo di preghiere devotamente partecipate. Dall’83 e’ consuetudine, dopo la Messa fare l’incanto delle torte per contribuire col ricavato a mantenere la Cappella in buono stato.

LA CAPPELLA DI S. GIUSEPPE: la Cappella e’ situata nel complesso della Casa di Riposo del Cottolengo, in via Mazzini 28. Risale ad anni sconosciuti grazie alla fondazione di un antenato di Petiti Filiberto. Nel 1866, la Signora Dubois, vedova Petiti, lascia al “Cottolengo” la Cappella insieme all’attigua abitazione che diventa Asilo Infantile, poi trasformato nell’attuale Casa di Riposo inaugurata il 12 aprile 1955.L’altare marmoreo e’ ben fatto. La pala d’altare rappresenta la Sacra Famiglia e’ copia ottocentesca di un quadro di valore del ‘600.

LA CHIESA DI S. EUSEBIO: Il Canonico di Vercelli Giuseppe Ferraris, in una lettera al Parroco di Lauriano datata 21 febbraio 1971, informa che dal registro delle decime triennali del 1348 ( pubblicato nel Cartario d’Oropa, vol 1,p.115) risulta l’esistenza della “ Ecclesia Sancti Eusebii de plano Lariani”: la Chiesa di S.Eusebio sul piano. Tuttavia sappiamo che verso la fine del ‘500 essa era gia’ interamente distrutta. Infatti, nei decreti generali emanati dal Vescovo di Novara, Mons. Ragazzoni Gerolamo, durante la sua visita apostolica a Lauriano nel 1577. Questa Chiesa fu la seconda Parrocchiale, dopo quella di S.Maria sopra il monte. In seguito alla sua distruzione la nuova Parrocchiale venne edificata nel luogo dell’attuale, col titolo di S. Sebastiano. Don Grassino nel 1750 scrive che la Parrocchia usufruisce dell rendita del terreno della Chiesa di S.Eusebio che fu interamente distrutta molti anni addietro. Sappiamo che il terreno in questione si trova tuttora in zona Proso, di fianco alla cinta del Castello dei Conti. Al catasto e’ denominato “prato di S.Eusebio”. Per quanto riguarda l’altare di S. Eusebio, eretto con pietre dell’antica Chiesa omonima, il Parroco Don Secondino ne attesta l’esistenza nel 1701.

LA MERIDIANA

Misuratore del tempo nel corso dei secoli, quando era la luce naturale a cadenzare il lavoro e la vita, l’orologio solare fu il punto di riferimento per ogni attivita’ dell’uomo. Veniva costruito sui campanili, su facciate di chiese, su abitazioni signorili,su castelli nobiliari, nei chiostri dei conventi…Anche nel paese c’erano due meridiane: una sul vecchio campanile della chiesa parrocchiale, demolita nel 1929 in seguito al suo innalzamento; l’altra sulla facciata della casa dei signori Abena in via Viale 7, scomparsa negli anni '50. Dal '91 a Lauriano c’e’ una nuova meridiana tipicamente piemontese che, sormontata dall’immagine del sole ridente, richiama l’attenzione al moto degli astri e alle bellezze dell’universo.

 

Lauriano e’ un paese precollinare. Si estende su un territorio di complessivi 1417 ettari, in parte pianeggiante ed in parte collinoso.Nella parte piana, che si estende verso Nord, sorge l’abitato di Lauriano capoluogo. Essa si spinse verso il Po, oltre la strada statale, ed e’ destinato all’agricoltura, con preminenti coltivazioni di grano, mais e foraggi, mentre in aree addossate alla statale vi sono insediamenti industriali. La zona collinosa comprende il promontorio del Romitorio, separato da una valletta, solcata dal Rio Abramo e dalle catene collinose sulle quali sorgono gli abitanti della frazione Piazzo e delle borgate Torrione e La Pietra, e sui versanti sud le borgate Balletta, Berna e Novaresi. L’altitudine media del capoluogo e’ di 175 metri, con un minimo di 162 metri sul Po. Nella frazione Piazzo e nelle borgate e’ di 330 metri, con un massimo di 439 al Becco della Guia di Piazzo.

...  UN  PO'  DI  STORIA ...

LAURIANO (già Lavriano) compare con la denominazione “Lavriana” nell’editto (7 maggio 999) emesso da Roma dall’imperatore Ottone III. Con quell’atto venivano confermati vasti territori a favore del Vescovo Leone della Chiesa di S. Eusebio di Vercelli. Durante la lotta fra Arduino d’Ivrea ed il Vescovo Pietro I di Vercelli, fra i suoi fautori e alleati figuravano anche Isacco Aldone e i suoi fratelli e suo figlio Bennone, signori di Lavriano e delle terre vicine (insieme a Manfredo e Aribaldo di Brosolo, Costanzo di Palazzolo, Rozone e Hugo di Montiglio, Astolfo, Uberto, Manfredo di Cunico, e molti altri). La lotta intrapresa da Arduino finì con l’occupazione di Vercelli, con l’assalto alla casa del Vescovo che fu ucciso e bruciato nella chiesa nella quale si era rifugiato (febbraio 997). Per reazione il Papa Gregorio V - e il suo immediato successore Silvestro II - scomunicarono Arduino, e l’imperatore confiscò tutte le proprietà di lui e dei suoi fratelli, dandole - con il citato editto - al nuovo Vescovo Leone.Tali concessioni erano confermate dal diploma del 1014 dell’imperatore Arrigo, nel quale compare il nome di “Levranum”. Il Principe Guasco di Bisio aveva rilevato però che da atti vercellesi Lavriano risultava infeudato nel 1002 a Manfredi di Brozolo.Lo tennero poi i suoi discendenti, sotto vari nomi, per due secoli, anche come vassalli del Vescovo o del Marchese di Monferrato. Anche contemporaneamente.

Infatti notiamo come nel 1164 Federico I Barbarossa, nipote del Marchese di Monferrato Guglielmo IV “Il Vecchio”, gli concedeva o confermava molte terre, fra cui anche il luogo di “Labriano” (queste differenti scritturazioni spesso sono dovute a imprecisioni degli amanuensi, i quali scrivevano anche sotto dettatura e quindi con irregolarità fonetiche). Nel 1224 Federico II riceveva dal marchese Guglielmo VI, in garanzia per un prestito di 9.000 marche d’argento, molte terre, fra cui anche quelle in vassallaggio a dei generici “Domini Lauriani”. Tuttavia notiamo che nel 1349 erano vassalli del Vescovo vercellese Fieschi i fratelli Lucchino, Antonio, Francesco, Facino, Nicolino e Ginchetto di Cavagnolo i quali detenevano i diritti della chiesa “de Plano Lauriano”. E diritti sulla zona di Lauriano da parte del Vescovo di Vercelli sono attestati ancora nel 1355. Ma possiamo elencare i seguenti passaggi feudali, anche parziali, ed anche abbinati a Monteu. Nel 1419 era consignore Pietro De Spagnolio detto Planta. Il 6 dicembre 1422 erano investiti i fratelli Delfino e Giacomo Rossi. Il 12 febbraio 1474 entravano Scozia Giorgio e Bartolomeo, zio e nipote. e il 5 agosto 1532 erano pure consignori i fratelli Bartolomeo e Melchiorre Provana. Il loro feudo era tolto il 1° maggio 1628 a Giorgio Provana (per fellonia) e dato a Re Francesco. Questi lasciava il suo feudo al genero Ferrero Giovanni, contadore, da Buttigliera il 23 dicembre 1637. Il suo feudo, signorile, veniva elevato alla dignità comitale il 3 giugno 1648. Risulta che nel frattempo porzioni di territorio avessero i signori di Verolengo, e già i Morra di Pancalieri. Ma é il 26 aprile 1777 che il tenente G. Battista Morra diventa feudatario col titolo di Conte.

Il borgo di Lauriano ebbe molte traversie militari (saccheggi, occupazioni, incendi, distruzioni) da parte degli occupanti di turno, milizie e soldatesche che scorazzavano per il Monferrato e il Piemonte, specie intorno al 1625, in dipendenza degli assedi al castello di Verrua (spagnoli, uomini di Tommaso di Savoia, del Marescallo Villa, del comandante Vialles, del Reggimento “Novara”). Gli abitanti furono sempre poco più di un migliaio, anche se dopo la grande alluvione del 1835 erano rimaste in piedi solo 40 case. Ma é da annotare qualche riferimento storico di epoca romana in quanto il territorio di Lauriano era interessato dalla città di Industria (elencata fra le “nobilia oppida” da Plinio Il Vecchio nella sua Naturalis Historia, insieme con Libarna, Dertona, Iria, Vardacate, Pollentia, Alba Pompeia, Asta, ecc.) che sorgeva nella zona di Lauriano / Monteu, dove imponenti sono i reperti archeologici. Già nel 1745 certo Giovanni Gastaldo di Lavriano aveva trovato in un suo pozzo monete e reperti di epoca romana. Poi si susseguirono ritrovamenti di monete, monili, statuette, una scritta in merito di Lucio Pomepio. Il conte Morra dal 1808 al 1811 aveva fatto scavi ed aveva recuperato materiali che descrisse con buona competenza storica ed archeologica. In particolare aveva indicato una lapide posta “sopra la finestra della Cappella del Romitorio” di Lavriano, con una scritta riferita al Tribuno C. Avilio. Ma importante era stato il ritrovamento, pare nei pressi di Odalengo Piccolo, della lapide funeraria di Tito Lollio Mascolo (in cui era scritto: “Positus propter viam ut dicant praeterienses: ‘Lolli, ave!”). Questa lapide apparsa importante perché il Lollio Mascolo si dice “Bodincomagenses”, cioè cittadino di Bodincomago. Fu questo un antico centro di origine ligure. Quel popolo chiamava “Bodinco” il Po (= fiume senza fondo) e chiamava “magus” l’accampamento ove si teneva il mercato. Fra gli studiosi del '700 e '800 vi fu chi collocò il Bodincomago (centro ligure e celtico) nella zona di Industria e di Lauriano.

Gran parte del territorio del paese fu proprieta’ dei Morra, divenuti conti di Lauriano con il tenente di fanteria Gian Battista di Bernardino (nato a Torino nel 1730 e morto il 25 agosto 1794). Nell’ottobre del 1776 egli acquisto’ il feudo con il palazzo e beni da Bonaventura Ferrero, precedente conte di Lauriano che mori’ a Torino nel 1777 senza lasciare eredi. Gian Battista Morra venne nobilitato il 27 dicembre 1776 e infeudato di Lauriano l’anno successivo. Sposo’ Teresa dei conti Rebuffo di S. Michele. Il palazzo di Lauriano fu la residenza estiva dei conti Morra. Per il resto dell’anno essi vissero a Torino in Via della Rocca 23. Successore a Gian Battista Morra fu il figlio Bernardino (nato a Villafranca Piemonte nel 1769 e morto a Lauriano nel 1851). Durante il periodo in cui il Piemonte era assoggettato alla Francia, Bernardino Morra si trovo’ a guidare il Comune. Si distinse anche come archeologo, dirigendo importanti scavi nell’area, da lui appositamente acquistata a MONTEU, dove un tempo c’era la citta’ romana di INDUSTRIA.

...  QUATTRO  PASSI ...

IL ROMITORIO

Questa Chiesa e’ situata sulla sommita’ della collina piu’ alta del Paese. Sin dal 1113 essa era la Chiesa Parrocchiale di Lauriano, dedicata a S. Maria dell’Assunzione “sopra monte”, la cui festa patronale ricorreva il 13 maggio. Va ricordato che in cima alla collina anticamente c’era pure un castello. I resti dei suoi ruderi sono ora quasi completamente ricoperti dai rovi. Accanto alla piccola Chiesa si trovava il cimitero, com’era consuetudine per le Chiese Parrocchiali. Sotto il pavimento della Chiesa nel 1802 i Conti Morra di Lauriano, suoi proprietari, fecero costruire le loro tombe, poi rinnovate nel 1875. La salma della Contessa Morra Teresa nata Rebuffo, fu la prima tumulata nella Chiesa del Romitorio, insieme ai resti esumati del marito, il Conte Giovan Battista Morra, seppellito sotto il pavimento della Chiesa Parrocchiale vicino all’altare del suffragio. L’ultima salma tumulata nella Chiesa del Romitorio fu quella della Contessa Caratti Luisa nata Morra. In tutto risultano sepolti 18 famigliari Morra, ma soltanto il nome del Conte Carlo Morra e’ stato inciso sulla lapide all’interno della Chiesa. In seguito la nuova legislazione sulle tumulazioni, i Conti vennero seppelliti nel cimitero comune, ove tuttora si trova la loro tomba.

LA CHIESA PARROCCHIALE “ ASSUNZIONE DI MARIA VERGINE”: Questo tempio, situato nel centro del Paese in Piazza Risorgimento, ha piu’ di 400 anni. Anticamente era dedicato a S.Sebastiano. La documentazione della Parrocchia - come anche quella comunale - inizia soltanto nel 1626, a causa di inondazioni del Po e saccheggi. E’ soltanto in una relazione del Parroco Don Antonio Podio, datata 18 settembre 1722, che viene attestata la dedicazione della Chiesa Parrocchiale all’Assunta, come lo era la prima Parrocchiale sul monte ( di conseguenza, S.Sebastiano diviene comprotettore): “Il santo titolare dei questa Parochiale e’ la Beatissima Vergine dell’Assunta, nel giorno si solennizza la festa come protettrice di questo luogo. Comprotettore S.Sebastiano. Le feste proprie della Parocchiale sono il giorno di S. Sebastiano li 20 genaio., S.Assunta la dedicazione della Parochiale li 13 maggio”. L’attuale festa dell’Assunta il 15 agosto e’ ricordata soltanto nel 1750 da Don Grassino, il quale precisa che il 13 maggio si festeggiava la dedicazione della Chiesa di S. Maria sopra il monte. L’altare maggiore in marmo fu fatto sostituire a quello in legno nel 1752 dal Conte Antonio Ferrero. Sopra l’altare fino al 1959 pendeva il baldacchino come segno di rispetto al SS. Sacramento. Durante i lavori di riparazione dei tetti un bambino sali’ sul solaio e tolse la sicura della carrucola del baldacchino che,cosi’, precipito’ sull’altare frantumandosi e rompendo la croce posta sul tronetto del tabernacolo. L’altare della Madonna del Rosario, fino al 1775 era in legno lavorato. All’interno della nicchia, oltre alla statua della Madonna col Bambino, vi erano le statue di S. Domenico e S.Caterina. Nel 1711 l’altare del suffragio viene affidato alla Compagnia del Suffragio che ne fa ridipingere il quadro per inserire figure di anime del purgatorio. Il 22 maggio 1809 la Compagnia fa rinnovare l’altare, la parte superiore in marmo, quella inferiore in stucco lucido. Verra’ benedetto il 29 ottobre 1809 dal Parroco Don Ignazio Rusca. Nel 1996 IL Prevosto Don Lorenzo Riva, in seguito al restauro della Chiesa, fa restaurare pure l’altare.Richiesto dal Parroco Don Podio e concesso dal Comune, il 14 ottobre 1722 inizia nel nostro Paese il servizio del campanaro. Sin dall’inizio l’attuale Chiesa Parrocchiale ha avuto accanto, l’ dove oggi c’e’ la quarta navata, il cimitero detto “di S.Sebastiano”. Nel 1745 esso fu ampliato verso levante (dietro la Chiesa). Nel 1837, in seguito alle nuove leggi, il Comune fece erigere il cimitero fuori dall’abitato, ove si trova tuttora.

 

MUSEO PRESSO LA CASCINA TESTORE

 

 

...  NUMERI  UTILI  ...

PALAZZO MUNICIPALE:

Via G.Mazzini 20 

Tel. 011/9187801 - Fax 0119187917 - www.comune.lauriano.to.it

SCUOLA ELEMENTARE:

Piazza Unione Europea - Tel. 011/9187248

SCUOLA MATERNA:

Via Mazzini 45 Tel.011/9187565

PARROCCHIA S.S. MARIA ASSUNTA: Tel.011/9187825

POSTE: Via Mazzini 41

CRI LAURIANO:

C.so Torino 5 - Tel. 011/9187190

GUARDIA MEDICA: 011/9187453

FARMACIA  DOTT.SS BRESSA, :

Via Cocconato 1 - Tel.011/918.78.23


....  LE ASSOCIAZIONI nbsp; ...

LA CROCE ROSSA ITALIANA:

il 5 febbraio 1988 venne inaugurata la prima sede della delegazione di Lauriano, in via Mazzini 45, con Graziano Bronzin fondatore e dott. Giovanni Micca delegato dell'avv. Gribaudo, presidente della CRI di Chivasso. Inizialmente il servizio fu offerto da una decina di volontari che rispondevano alle chiamate dal venerdì sera alla domenica sera usando le 2 ambulanze messe a disposizione dal comitato locale di Chivasso.

Il gruppo comunale FIDAS (Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue), viene fondato nel 1975 per volonta' di Massimo Burlo, ed ebbe come presidente il Dott. Tubére Roberto L'associazione e' intitolata a Vittorina Gastaldo, storica donatrice di Lauriano, premiata con la medaglia d'oro quando la donazione di sangue era ancora una pratica solidaristica poco diffusa. Caratteristica peculiare del neonato gruppo laurianese, fu la buona adesione di giovani fin dai primi prelievi collettivi.

IL VELO CLUB: Il Velo Club “Claudio Elia” nasce nel 1982 per la volontà di ricordare il nostro carissimo amico Claudio. Dopo un primo anno di attività nel 1983 il Velo Club si associa alla federazione U.D.A.C.E. (Unione degli Amatori Ciclismo Europeo), di cui fa parte tuttora, e viene creata la Divisa Sociale, dai caratteristici colori nero-rosso-blu, grazie anche alla collaborazione di alcuni Sponsor.

ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI: gli iscritti sono circa una trentina disponibili ad ogni forma di volontariato. Nel 2001 alcuni hanno aderito al nascente gruppo di Protezione Civile attualmente operativo sul territorio

ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMBATTENTI E REDUCI: Il gruppo conta una decina di iscritti ai quali - dal 1996 - sono affiancati una quindicina di simpatizzanti per tener viva l'associazione e partecipare il 4 novembre insieme agli altri comuni.

AIDO di Lauriano: La sezione venne fondata il 9 aprile dell'83 ed è attualmente operativa sul territorio comunale.

....  LE SPECIALITA'  ...

I Piazzesi sono una specialità tipica del Comune di Lauriano, in è particolare però, della frazione di Piazzo dov'è sita la pasticceria Leone che ne ha inventato la ricetta. Morbidi amaretti sia normali sia al cacao avvolti in una carta particolare in grado di salvaguardarne la fragranza. Ingredienti semplici che si riassumono in: zucchero - mandorle - armelline e cacao. Il segreto è l'impasto. Commercializzati sul territorio piemontese sono giunti anche in Europa e in America proprio per il tramite della PASTICCERIA LEONE.

LA POLENTA: è uno dei piatti forti di Lauriano che trova il massimo del gradimento - sia a livello locale sia sotto un profilo più ampio - in occasione della SAGRA DELLA POLENTA organizzata intorno alla fine del mese di settembre.

Numerosi sono altri piatti tipici che si possono gustare sulle tavole dei laurianesi. Specialità che si uniscono ad altre comunità distanti a pochi chilometri tra loro. Le verdure trionfano unitamente alla carni ed ai primi piatti in generale.A organizzata intorno alla fine del mese di settembre.


.... CARTOLINE  ...