"SBATTI IL GATTO IN PRIMA PAGINA."...

... LA PRIMA RASSEGNA-STAMPA

DEDICATA AI GATTI...

Notizie di cronaca, curiosità, avventure tragicomiche, che li hanno visti protagonisti...


 

(storie di gatti, vere; e vere quanto inverosimili, storie scovate nei remoti angoli delle cronache dei quotidiani e riproposte tali e quali, senza commento.)

(dal libro di Paolo Stefanato e Guido Fontanelli)

Queste avventure , tutte rigorosamente vere sono state tratte principalmente dai dispacci delle agenzie stampa e la maggior parte hanno come protagonisti dei mici anonimi diventati famosi per aver provocato disastri, per aver battuto qualche record di sopravvivenza o per aver mantenuto ostinatamente degli atteggiamenti un po’ originali ( come starsene un mese su una palma). Ma ci sono anche mici noti, come quelli che abitavano in casa Churchill, o quello che si era insediato nelle residenza del primo ministro inglese John Major. Tra le “star” feline, svetta incontrastato Socks, il più amato inquilino della Casa Bianca .Il gatto di Clinton è stato protagonista di innumerevoli avventure, alcune delle quali davvero esilaranti.
E adesso, buona lettura e attenti: un giorno anche il vostro gatto potrebbe finire in prima pagina!


SALLY CREDUTA MORTA “RESUSCITA” DOPO QUARANTA ORE IN FRIGORIFERO

San Giovanni in Croce (Cremona) – Maggio 1995

Sally era una gattina di un anno, rossa bianca e grigia. Aveva la sfortuna di abitare, con i suoi padroni, in una casa che si affacciava su una strada provinciale trafficatissima: ed è qui che un auto l’aveva travolta, senza neppure fermarsi per soccorrerla. Si sono precipitati a raccoglierla i suoi due padroni, i quali avevano anche tentato di rianimarla con un massaggio cardiaco. Ma senza esito. Il cuoricino della povera piccola aveva cessato di battere, lasciandoli in lacrime.
Il pietoso problema da risolvere, a quel punto riguardava il corpicino: che cosa farne? La signora Franca lo avvolse in un sacchetto di plastica, ma il camion della nettezza urbana sarebbe passato solo il lunedì mattina, ed era venerdi pomeriggio. Allora ha preso delicatamente l’involto e lo ha posto in un vecchio frigorifero. Quaranta ore dopo ha aperto la porta dell’elettrodomestico, e per poco non le è venuto un infarto: Sally era lì, con gli occhini gialli spalancati, pronta a saltar giù con un balzo, scalpitante ed affamatissima. Miracolata ed accolta con grandissima emozione. Il veterinario ha dato una spiegazione scientifica: il freddo deve aver bloccato le emorragie interne, una specie di ibernazione che è stata la cura giusta. Meno male che la gattina non è morta né di freddo né di soffocamento.


A BLACKIE VANNO 15 MILIARDI ,,,

Londra – Maggio 1988


Ben Rea, un eccentrico antiquario morto all’età di 82 anni, ha lasciato 15 miliardi di eredità al suo gatto Blackie, e nulla ai parenti: il defunto si è ricordato del giardiniere, del meccanico e dell’idraulico, ai quali ha lasciato circa due milioni a testa, mentre ha deliberatamente ignorato i famigliari. Scontroso e solitario, Ben Rea era a suo agio solo quando se ne stava con i suoi gatti. Proprietario di lussuosi appartamenti e di una grande villa in campagna, alcuni anni prima di morire abitava a Londra insieme ad una quindicina di felini. Un giorno uno dei suoi amati gatti è scappato per la strada ed è stato investito da un auto. Sconvolto dal dolore, l’antiquario ha lasciato la sua attività e si è trasferito in campagna: “Qui nessuno farà del male ai miei mici” aveva confidato ad un amico mentre stringeva tra le braccia il suo beniamino, Blackie.
Dopo il funerale, scoperto il contenuto del testamento, uno dei parenti è sbottato urlando:” Quel pazzo ha lasciato tutto a quei dannati gatti. E sono certo che ora ci guarda da lassù e se la ride alla faccia nostra!

LUTTO IN GRAN BRETAGNA: A 32 ANNI SCOMPARE LA MATUSALEMME DEI FELINI

Londra – 1989

La gatta più vecchia del Regno Unito si chiamava Kitty, stava per compiere 32 anni, che corrispondono ad una età umana di 224 anni. Nella sua lunga vita Kitty ha messo al mondo ben 218 gattini. L’ultima cucciolata era di appena due anni prima, quando la gatta aveva già 30 anni, equivalenti a 210 anni. Kitty che abitava con i suoi padroni a Eccleshall, nello Staffordshire, era stata inserita nell’autorevole Guinness dei primati con il titolo di “gatto più anziano vivente nel Regno Unito”. Ma la povera Kitty non è riuscita ad eguagliare Puss, titolare del record assoluto di sopravvivenza felina: secondo il Guinness, questo gatto del Devon è vissuto fino al giorno del suo trentaseiesimo compleanno, il 29 novembre 1939.

 

Le cose che non sai del tuo gatto...

Ci manipolano, ci sorvegliano, sognano: la vita dei nostri amici felini conserva molti misteri affascinanti. Di certezza ce n'è solo una: oltre ad essere adorabili, sono perfettamente in grado di manipolarci. Ecco le cose che forse non sai del tuo gatto (e che dovresti conoscere).

FUSA - Lo sapete che gli scienziati non sono ancora riusciti a comprendere bene l'origine di quel rumore sordo e così rilassante? Sembra che secondo alcune ricerche non si origini dal fondo della gola, bensì da una vibrazione originata dal sistema cardiovascolare

TERREMOTO - Dato che le zampe dei gatti sono molto più sensibili dei nostri piedi, è probabile che riescano ad avvertire le vibrazioni che precedono un terremoto molto prima di noi.

CIBO - Riescono a digerire il cibo - qualsiasi tipo di cibo - senza masticarlo.

SANNO MANIPOLARTI - I miagolii non hanno tutti la stessa intensità, e loro lo sanno bene perché li usano per manipolarci. La prossima volta che inizierà a miagolare disperato vicino alla sua ciotola, saprete che lo sta facendo non perché non mangi da due mesi, ma per farvi accorrere a soddisfarlo.

SOGNI - Anche i gatti sognano, ma solo quando sprofondano in un sonno molto profondo.

CAPISCONO I RIMPROVERI - Essere sgridati dopo le marachelle non è una cosa che i gatti lasciano correre: se ne accorgono e, proprio come per i cani, si rendono conto delle intenzioni dei padroni. Attraverso il sistema di ricompense usato per i cani, si possono addestrare anche i felini.

NASO-NASO - Quando due gatti tra loro sconosciuti si incontrano, la prima cosa che fanno è toccarsi con la punta del naso: questo è il loro modo di stringersi la mano.

FUSA DIVERSE - Tuttavia sembra che questo suono non sia usato dai gatti solo per manifestare il proprio piacere, ma anche per alleviare uno stato doloroso. Chi conosce bene il proprio felino, saprà notare di certo la differenza!

CIOCCOLATO - Come per i cani, il cioccolato è per i gatti un veleno. Questo alimento contiene infatti una sostanza, la teobromina, che viene metabolizzata molto più lentamente dall’organismo del gatto, finendo per diventare tossica.

COME FARSI AMICO UN GATTO - Semplice: chiudete gli occhi. Infatti per i felini essere guardati fissamente è un segno di minaccia. Se volete farvi amico un gatto che non conoscete, provate a chiudere lentamente gli occhi ogni volta che incrociate il suo sguardo.

DENTI - Per lavare i denti dei gatti non serve lo spazzolino: basta un pezzetto di carne cruda ogni giorno.

BATTITO CARDIACO - Più sono giovani, più gli batte forte il cuore. Il battito cardiaco di un gatto si aggira tra i 160 e i 240 battiti al minuto. Le pulsazioni tendono a diminuire all’aumentare dell’età.

I GATTI NON TEMONO IL CALDO - Grazie ai loro progenitori, che vivevano nel deserto, i gatti sopportano l'afa meglio degli esseri umani.

SUDORE - Anche i gatti sudano, solo che lo fanno dalle zampe. Se d'estate notate degli aloni sul pavimento, abbiate cura che ci sia a disposizione sempre dell'acqua fresca per lui,


LA SALUTE DEI NOSTRI AMICI A QUATTRO ZAMPE ...

THELAZIOSI OCULARE

 

La Thelaziosi è una parassitosi oculare sostenuta da un nematode (piccolo parassita dall’aspetto vermiforme) appartenente alla famiglia Thelaziidae, ordine Spiruridae. Esistono numerose specie di Thelazia, responsabili di infezioni oculari negli animali ma nel cane sono state descritte due sole specie, la Thelazia callipaeda e la Thelazia californiensis.
L’infestazione si osserva anche nel gatto e più raramente nell’uomo (casi ad andamento benigno, sinora non segnalati in Italia).
La diffusione di questi due parassiti varia: T. californiensis è esclusiva del continente nord-americano, mentre T. callipaeda è endemica nella federazione Russa e in alcuni paesi dell’Est Asiatico come l’Indonesia, la Thailandia, la Cina, la Corea, la Birmania, l’India e il Giappone.
In Europa T. callipaeda è stata segnalata in Italia (aree collinari e basso montane di Piemonte, Basilicata e Calabria), Francia e Svizzera.
I nematodi adulti vivono negli annessi oculari degli animali (al di sotto delle palpebre e della nittitante, nelle ghiandole e nei dotti lacrimali) e macroscopicamente appaiono come dei sottili fili di colore bianco-traslucido di dimensioni tra i 7.5 e i 19 mm. Il ciclo vitale di T. callipaeda si realizza grazie ad insetti vettori della famiglia Drosophilidae, genere Amiota, il cui aspetto ricorda quello di piccole mosche.
Alcuni autori ipotizzano anche il coinvolgimento della mosca comune, Musca domestica (famiglia Muscidae) come vettore.

 

 


PARASSITI....COME PREVENIRLI

 

 

 

Con l’arrivo della primavera inizia la stagione della prevenzione dei parassiti del cane e del gatto. In effetti durante la primavera le giornate si allungano, il sole è sempre più presente e più caldo e queste condizioni favorevoli climatiche stimolano proprietari e cani a trascorrere più tempo in ambiente esterno per fare lunghe passeggiate all’aria aperta.
Le calde temperature però favoriscono anche la riproduzione e l’aumento dei parassiti esterni (soprattutto pulci e zecche) del cane e del gatto.
LA PREVENZIONE
In genere, si consiglia di eseguire il trattamento per la prevenzione dei paras
siti esterni in tutti i periodi dell’anno, ma questi interventi devono essere eseguiti in maniera ancora più scrupolosa proprio nella stagione estiva, rispettando quindi l’applicazione mensile richiesta dalla maggior parte dei prodotti antipulci e antizecche attualmente in commercio.

COME SI INDIVIDUANO

Le pulci
Non sono facili da individuare sul corpo dei nostri animali domestici, perché sono molto piccoli, estremamente veloci e si camuffano facilmente nel pelo dell’animale.
Tuttavia, nel soggetto infestato da questi parassiti è possibile individuare dei puntini nero-marroni simili a granelli di sabbia alla base del pel
o. Si tratta degli escrementi delle pulci, segno inequivocabile della loro presenza.
Le zecche Questi parassiti, talvolta anche di discrete dimensioni, si attaccano al cane e al gatto per succhiare il loro sangue e a volte veicolano anche altre malattie ben più gravi come la Rickettsiosi, l’Ehrlichiosi, la malattia di Lyme, ecc

ALTRI PARASSITI


Ma la bella stagione porta con sé anche altri noiosi e pericolosi parassiti, veicoli di temibili malattie: zanzare e flebotomi.
Fra le patologie trasmesse dalle zanzare, la più conosciuta è senza dubbio la filariosi cardiopolmonare. Questa patologia può colpire sia il cane sia il gatto e la prevenzione può essere fatta mensilmente (per tutta la durata del periodo primavera-estate) con l’utilizzo di compresse o tavolette masticabili o, nel caso del cane, anche tramite un'iniezione sottocutanea da effettuarsi una sola volta all’anno.


"Un gattino giocherellone, con le sue capriole e i suoi modi da tigre in miniatura, è mille volte più divertente di metà della gente con cui ci tocca vivere in questo mondo." (Lady Sydney Morgan 1783 -1859)

 

COSA PROVOCANO


Se il cane o il gatto prendono le pulci, le conseguenze possono essere molteplici:
- allergie scatenate proprio dalle sostanze anticoagulanti che la pulce immette nel corpo del cane pungendolo. Tali allergie possono poi sfociare in fastidiose dermatiti che richiedono spesso anche antibiotici. Senza contare che il prurito, scatenato dalla presenza del parassita, rende l’animale più nervoso e irritabile;
- parassitosi interne. Le pulci possono veicolare altri parassiti (es. la tenia) che si insediano a livello dell’apparato digerente creando ulteriori problemi all’animale;
- malattie ematiche. Per il gatto: l'emobartonellosi, una malattia causata da un parassita, che entra nel sangue del nostro gatto, attraverso la pulce che funge da vettore. È una patologia che rimane cronica nel gatto, anche se i sintomi scompaiono, e possono esserci ricadute. Gli animali più a rischio sono quelli che escono all’aperto, ma non sono esenti nemmeno quelli che vivono
in casa.

PARASSITI E UMANI


Oltre ai problemi clinici dell’animale, le pulci costituiscono un grosso disagio anche per i proprietari. Infatti, anche se le pulci tra un essere umano ed un animale preferiscono insediare l’animale con molto pelo, è pur vero che possono annidarsi anche nei tappeti, nel divano e nel letto del proprietario. Molti dei prodotti antipulci e antizecche oggi in commercio, agiscono anche sulla riproduzione del parassita nell’ambiente domestico, riducendo in tal modo il rischio di infestazioni all’interno delle abitazioni.

COSA FARE?


Fortunatamente la maggior parte dei prodotti antipulci sono attivi anche contro le zecche; la cosa importante è verificare i tempi di durata di questi prodotti che spesso sono differenti per le pulci e per le zecche (in molti casi durano di più nei confronti delle pulci e meno nei confronti delle zecche).

LEISHMANIOSI (solo per i cani)


Negli ultimi anni, si va sempre più diffondendo anche la Leishmaniosi, un’altra pericolosa malattia trasmessa dai flebotomi o pappataci (particolari zanzare di piccole dimensioni che si riproducono nei periodi caldi). Questi insetti agiscono soprattutto all’imbrunire pungendo gli animali che vivono all’aperto.


La Leishmaniosi era diffusa originariamente nelle zone costiere mediterranee ma si sta ora estendendo a diverse regioni dell’Italia. Per questa particolare malattia non ci sono moltissimi prodotti e mezzi di prevenzione, ma quei pochi che abbiamo a nostra disposizione è meglio utilizzarli rispettando scrupolosamente le indicazioni e i tempi di durata segnalati dalle aziende produttrici e consigliati dal veterinario curante.
 

Uno dei sistemi di prevenzione più semplice può essere quello di far dormire i cani in casa nel periodo più a rischio (primavera-estate).

Per quanto riguarda l’impiego dei diversi prodotti da utilizzare per la prevenzione di questi parassiti, è indispensabile rivolgersi al proprio medico veterinario che sarà in grado di scegliere l’antiparassitario più idoneo al vostro animale e darvi tutte le indicazioni relative al suo impiego, tempi di durata ed eventuali precauzioni.

 


 

OBBLIGATORIO IN EUROPA IL PASSAPORTO PER CANI E GATTI

LE REGOLE

 

 

Dal primo ottobre scorso è obbligatorio il passaporto europeo per cani, gatti e furetti al seguito. Dopo la proroga concessa la scorsa estate dall'Ue, quindi, entra nel vivo l'applicazione del Regolamento n. 998 del Parlamento Europeo. Le nuove norme si riferiscono ai movimenti degli animali da compagnia tra gli Stati europei o in entrata da Paesi terzi. Sono esclusi i movimenti finalizzati alla vendita o al trasferimento di proprietà degli animali. Lo speciale passaporto per animali domestici consente l'identificazione dell'animale e del suo proprietario. Il documento riporta tutte le pratiche veterinarie effettuate, il numero identificativo del microchip e altre informazioni. Se i microchip utilizzati non fossero conformi agli standard ISO 11784 o ISO 11785, i proprietari dovranno portare con sé il documento di lettura. L'uso del microchip al posto del tatuaggio diventerà obbligatorio in tutti i Paesi europei fra otto anni. Le autorità del Regno Unito, dell'Irlanda, della Svezia e di Malta richiedono inoltre che per i prossimi cinque anni i passaporti riportino la trascrizione delle analisi per gli anticorpi della rabbia. Questa prova sierologica dovrà essere effettuata almeno sei mesi prima della partenza per il Regno Unito, per l'Irlanda o per Malta o almeno 120 giorni prima della partenza per la Svezia.I proprietari degli animali da compagnia diretti nei Paesi dell'Unione Europea, quindi, sono obbligati prima di partire a richiedere il rilascio del passaporto. Il documento unico europeo deve esse richiesto al Servizio Veterinario della propria Asl, con costi che variano da regione rea regione.

 


 PARLIAMO DELLA STERILIZZAZIONE…

Come si vede, gli italiani spendono di più (1.601 milioni di euro l'anno) per pagare le prestazioni veterinarie a favore dei loro amici a quattro zampe e per sfamarli (981 milioni di euro). La spesa è inferiore, invece, per i medicinali (465 milioni), per gli accessori (362 milioni), per l'acquisto (258 milioni) e per i servizi (103 milioni di euro.La sterilizzazione. La sterilizzazione (ovario-isterectomia delle femmine e castrazione dei maschi) è una procedura semplice, sicura e ben tollerata sia nel cane che nel gatto. Decidere di sterilizzare il proprio animale è una scelta che può essere giudicata da alcuni “contro natura”. E’ importante ricordare però che oggi la vita media dei nostri animali si è notevolmente allungata anche grazie alla prevenzione di patologie comuni nel cane e nel gatto. La sterilizzazione infatti riduce molto il rischio di insorgenza di malattie quali: tumori mammari, infezioni uterine, patologie prostatiche e dei testicoli. Sarebbe ottimale comunque prima o poi prendere in considerazione l’ipotesi di un’eventuale sterilizzazione; infatti un cane o un gatto di 8-9 anni possono essere fisiologicamente paragonati ad una donna di circa cinquant’anni! Viene da sé che il parto per questi animali potrebbe rappresentare una scelta rischiosa.
Inoltre, ritengo personalmente che la sterilizzazione rappresenti l’unico sistema veramente efficace per poter far fronte al problema del controllo delle nascite nei canili o nelle colonie feline, realtà già fin troppo gravose per i nostri animali e per le persone che quotidianamente le accudiscono.

LA TOXOPLASMOSI

La Toxoplasmosi è una malattia causata dal Toxoplasma (specie Toxoplasma gondii), un protozoo che infesta il gatto e altri felini; il parassita si moltiplica nell'intestino dei felini e produce delle oocisti, che vengono espulse con le feci, diventando nel giro di 1-5 giorni infestanti. Altri animali, come bovini, ovini, nuovamente i gatti, ecc., possono ingerire accidentalmente queste oocisti, e le carni e i visceri di questi ospiti intermedi, che contengono i Toxoplasmi, possono fungere da cibo per animali selvatici o domestici, nei quali il ciclo ricomincia. Nell'uomo, il parassita si moltiplica al di fuori dell'intestino e determina una reazione dell'organismo per la quale i parassiti vengono racchiusi in cisti caratteristiche. Lo stesso accade anche negli animali da macello. Un'attenzione particolare va prestata alle donne in gravidanza; infatti, se viene contratta per la prima volta nel corso della gravidanza, la malattia può trasmettersi al feto con conseguenze importanti se non trattata. La donna che essendo venuta a contatto con il Toxoplasma, abbia già formato gli anticorpi, risulta essere immune da questa malattia. La maggior parte dei gatti non mostrano segni clinici di infezione con Toxoplasma. Talvolta tuttavia gatti di giovane età o che presentino un'infezione concomitante da virus leucemico felino (FeLV) o da virus dell'immunodeficienza felina (FIV) possono essere predisposti a contrarre la toxoplasmosi in forma clinicamente manifesta. I sintomi precoci non sono specifici: sonnolenza, depressione, perdita di appetito e febbre. Uno dei sintomi più frequenti è la difficoltà respiratoria, dovuta al quadro di polmonite indotta dal parassita. Possono inoltre essere presenti vomito, diarrea, prostrazione e ittero (colorito giallo delle mucose). Occasionalmente la toxoplasmosi può causare una sindrome a carico del sistema nervoso centrale, con alterata risposta alla luce, cecità, mancanza di coordinazione, alterazioni della personalità, movimenti in circolo, difficoltà a masticare e a deglutire e perdita di controllo nella defecazione e nell'urinazione. Se riconosciuta la toxoplasmosi è una malattia curabile attraverso l'utilizzo della Clindamicina (antibiotico).


E’ vero che porta inevitabilmente all’obesità del soggetto?

Aumento di peso e sterilizzazione non sono assolutamente sinonimi. Gli animali sterilizzati possono presentare una maggior tendenza ad ingrassare (soprattutto nei primi mesi successivi all’intervento), ma bisogna ricordare che l’obesità è comunque un problema multifattoriale. Una dieta equilibrata, un regolare esercizio fisico, soprattutto per gli animali non più giovanissimi, sono accorgimenti che li preservano in buona misura dal problema dell’obesità, anche se sterilizzati.

E’ vero che è consigliato far fare almeno una prima cucciolata?
Un tempo si riteneva che questo fosse vero. Oggi sappiamo che la sterilizzazione precoce (cioè prima del primo calore) riduce al minimo il rischio di tumori mammari.

... Impossibile guardare un gatto che dorme e sentirsi nervosi...!            ( Marion C. Garrettty)

Mi coglie sempre un brivido quando mi accorgo che i gatti vedono ciò che io non riesco a vedere...  (Eleanor Farjeon 1881 -1965)

"Se stiracchiarsi procurasse denaro, i gatti sarebbero ricchissimi! "

La musica e i gatti sono un ottimo rifugio dalle miserie della vita...(Albert Schweitzer, medico Nobel per la pace 1875-1965)

 


 

Come ridurre l'esposizione al rischio di contagio nel gatto:
L
e cisti nei tessuti possono essere distrutte cuocendo accuratamente le carni. È consigliabile impedire l'accesso dei gatti da compagnia a roditori e uccelli, e alimentarli solo con carni cotte o cibi per gatti preparati commercialmente e prodotti caseari pastorizzati. L'accesso alla spazzatura dovrebbe essere impedito con adatti coperchi ai recipienti.

Nella donna in gravidanza:
Cuocere la carne prima di consumarla, assicurandosi che sia ben cotta anche la parte interna e lavarsi bene le mani dopo aver toccato carni crude. Evitare il consumo di carne cruda, insaccati. Lavare accuratamente frutta e verdura prima del consumo. Nutrire i gatti di casa solo con cibi bolliti o in scatola ed impedire che vadano liberamente a caccia. Far vuotare, possibilmente ad altre persone, le feci del gatto nel water e far lavare con acqua bollente, ogni giorno, il luogo dove vengono deposte. Evitare il contatto con gatti la cui fonte di nutrimento sia sconosciuta. È importante ricordare che se vengono rispettate le normali norme igieniche, la fonte di maggior contagio non è rappresentata dal gatto. È molto più frequente l'infezione in seguito all'ingestione di carne poco cotta o di frutta e verdura contaminate.


 

IL GATTO, UN AMICO CARO ...

…Il gatto è elegante, affascinante e discreto.
Non è difficile amarlo, sa suscitare continuo stupore, ammirazione e tenerezza. Sensazioni e sentimenti che a poco a poco diventano vero amore, totale ed esclusivo. Non è nemmeno difficile farsi benvolere da un gatto, che, come sostiene qualche studioso dei comportamenti animali, sono le uniche creature viventi capaci di addomesticare l'uomo, in grado cioè di stabilire unilateralmente precise e autonome norme di convivenza con i "padroni", in modo da poterne ricavare il massimo del benessere e del comfort.
Il gatto rappresenta la libertà, perché non vuole essere preso né rinchiuso. Sedetevi sulla poltrona preferita,fate accomodare il vostro micio ed accarezzatelo. Che momento delizioso e rilassante: tutti i guai e le scocciature della giornata spariscono d’incanto! Ora provate a fissare il gatto nel profondo degli occhi: ecco la magia aumenta,diventa più intensa. Mentre la fessura dell’iride si allarga fino a diventare un buco nero, le pareti della vostra stanza svaniscono, il silenzio vi avvolge e tutto ciò che vi circonda non esiste più: per un attimo siete precipitati in una giungla e come una preda inquieta scoprite in quegli occhi la forza selvaggia delle tigri, dei leoni, dei leopardi. Esiste un legame indissolubile con la natura più selvatica è custodito nella bestiola accoccolata tranquillamente sulle vostre ginocchia.

A CHI E' ADATTO...
Il gatto ha tutte le caratteristiche per essere l'animale da compagnia più adatto a chi vive in città e non dispone di grandi spazi. La maggior parte di essi, infatti, ama trascorrere il proprio tempo tra le mura domestiche e osservare il mondo dal balcone o dalla finestra.

IL SUO POSTO ...
Il gatto ama trascorrere gran parte delle sue giornate a dormire, infatti si concede lunghe pause di "riflessione". Per questa ragione ha bisogno di un posto comodo e confortevole dove riposare.
Per la sua "cuccia" può andare bene un cestino con cuscino e comode copertine.
In realtà si sceglierà da solo il posto dove dormire cercando i posti in base al sole e alle fonti di calore, quindi potrebbe andare bene nelle vicinanze del camino o del calorifero, oppure nei pressi di una finestra ben esposta al sole.

ALIMENTAZIONE
La dieta è un delicato problema.
Per i gattini quella più consigliata consiste in quattro pasti al giorno di modesta quantità, per lo più a base di latte.
Per i mici adulti possono bastare due pasti sobri e variati, a base di prodotti di bassa macelleria, come cuore e frattaglie varie, pesce senza lische (da cuocere), verdure cotte, riso soffiato e lessato. Vanno ghiotti per i croccantini.
Di solito non amano molto la pasta perché non tollerano gli amidi.
Sono proibite le fritture, i dolci, gli insaccati e le ossa di pollo.

CURA E IGIENE PERSONALE
E' indispensabile scegliere un veterinario magari non troppo lontano da casa e fare la prima visita, consigliabile e prudente, che sarà di carattere generale. E' opportuno sottoporre il nuovo amico alle vaccinazioni e ad eventuali trattamenti parassitari, da stabilire con un calendario insieme al veterinario. Vi sarà quindi rilasciato il libretto sanitario che è richiesto da tutte le pensioni per gatti, delle quali si potrebbe aver bisogno in caso di partenza senza il micio. I gatti passano molto tempo a curare la propria igiene e aiutarlo in questa attività è utile per evitare che ingerisca troppi peli, quindi si può pettinare o spazzolare il pelo una volta alla settimana rimuovendo i peli rimasti nel mantello.
Di solito non amano essere lavati. Si possono pulire gli occhi con una garza inumidita.

ATTREZZATURA NECESSARIA PER OSPITARE UN MICIO
Ha bisogno di una lettiera che deve essere un contenitore sufficientemente profondo, dotata di paletta per rimuovere le deiezioni. L'ideale è una cassettina con copertura per prevenire spruzzi accidentale e limitare gli odori. Occorre un contenitore chiamato "trasportino", grande a sufficienza per trasportare anche un gatto di taglia adulta. E' fondamentale possederne uno per poterlo accompagnare, per esempio, dal veterinario. E' meglio scegliere un trasportino coperto che lo rassicurerà e si sentirà meglio protetto.
Sono necessarie anche due ciotole, una per il cibo e una per l'acqua che deve essere sempre pulita e lasciata a disposizione. Se è un gatto casalingo, una piantina di erba sarà molto gradita perché ha un effetto purgativo e di pulizia intestinale. Un gattino giocherellone, con le sue capriole ed i suoi modi da tigre in miniatura, è mille volte più divertente della gente con cui ci tocca vivere in questo mondo, e ricordiamo che non si possiede mai un gatto. Semmai si è ammessi ala sua vita, il che è senz’altro un privilegio.

 

I gatti occupano gli angoli vuoti del mondo umano...quelli comodi !!! 

 

Aiuta il tuo gatto a godersi tutte le sue " 7 vite"…

PRONTO SOCCORSO PER IL GATTO: COME INTERVENIRE NEI CASI DI URGENZA

 

 

Arresto della respirazione
Intervenire anche solo in caso di sospetto di arresto respiratorio. Per meglio verificarlo distendere il gatto su una superficie dura e piana e quindi valutare il numero di atti respiratori per minuto. Normalmente sono circa 30 - 40, ma in caso di trauma possono scendere anche a 10. Se per circa 60" non si nota nessuna atto respiratorio e si è sicuri che nessun corpo estraneo lo impedisce, si deve attuare una respirazione artificiale.
Ferita da morso o da altra causa
Controllare che un eventuale copioso sanguinamento non ostruisca le vie respiratorie. Lavare la ferita con abbondante acqua, possibilmente tiepida. Se nella ferita sono presenti materiali estranei vanno tolti molto delicatamente con una garza. In caso di abbondante sanguinamento applicare una decisa pressione sulla zona senza applicare nessun laccio. Bruciature
Anche se l'origine può essere differente come fiamme vive, corpi incandescenti, prodotti chimici o da folgorazione l'intervento è molto simile. Lavare tutta la regione con abbondante acqua fredda, rimuovere dalle ferite peli e corpi estranei quindi applicare bende pulite inumidite sopra la ferita e su di esse alcuni cubetti di ghiaccio.
Vomito
Se l'episodio è unico tenere sotto stretta osservazione il soggetto per 12 ore senza dargli nulla da mangiare e somministrandogli l'acqua solo a piccole dosi alla volta. Nel frattempo, a meno che non si presentino altri sintomi, annotare la frequenza, l'aspetto e la distanza dai pasti e dall'abbeverata degli episodi di vomito. In questo modo se il sintomo non scompare si possono raccoglie dati importanti da riferire al veterinario al momento della visita. Nei casi di vomito con sangue, quando si sospetta l'ingestione di corpi estranei o tossici o in presenza di altri sintomi di diversa natura consultare subito il veterinario.

Diarrea
Se il soggetto non presenta altri sintomi e lo stato di idratazione è nella norma sospendere l'alimentazione per 24 ore, lasciando sempre abbondante acqua fresca a disposizione valutandone il consumo nelle ore di digiuno. Se il sintomo non scompare o se subentrano altre anomalie consultare il veterinario.

Avvelenamento
Intervenire immediatamente anche solo in caso di sospetto senza aspettare la comparsa di qualche sintomo. Consultare immediatamente il veterinario descrivendogli il materiale ingerito.

Traumi automobilistici
Dopo questi eventi le lesioni spesso sono molteplici. Prima della visita del veterinario si deve evitare di muovere l'infortunato. Le operazioni da fare sono la liberazione della bocca da eventuali materiali che ostacolino il respiro e la compressione di ferite da cui esce molto sangue. Fate attenzione quando fate queste manovre, in caso di shock i gatti possono diventare molto aggressivi.

Tosse
Le cause che provocano la tosse sono molte. L'intervento diretto del proprietario si renderà necessario solo se è provocata da un corpo estraneo incastrato nella bocca o nella gola. In questi casi, per evitare che possano insorgere difficoltà respiratorie, si può tentare di localizzarlo ed estrarlo. La manovra però raramente è possibile senza una sedazione.
Prurito e/o grattamento alle orecchie

Le cause del prurito sono molte. Se si nota un'insistenza di questo sintomo è necessario un consulto del veterinario per risolvere il problema e per evitare l'autotraumatismo che in alcuni casi può essere molto deturpante.

Crisi convulsive
Di fronte a questo tipo di sintomi l'unica cosa che si deve fare è impedire che il nostro gatto in assenza di coscienza non si ferisca urtando o cadendo. Se la causa non è ancora nota si deve prendere subito un appuntamento per una visita specialistica.
Colpo di calore e Colpo di sole

Tutti i gatti sanno regolare la propria esposizione al sole o al caldo, come quando dormono sui termosifoni. Ma in particolari condizioni con alta temperatura ed alta umidità, anche i gatti possono risentirne fino ad arrivare alla perdita dei sensi. In questi casi si può tentare subito di abbassare la temperatura con un bagno di acqua fresca nel caso del colpo di calore e con ghiaccio in testa in caso di colpo di sole. prima di eseguire queste manovre è bene essere sicuri della causa del malessere

 

LA DIETA DEL CANE

 

La dieta del cane in relazione a diversi fattori, quali l'età dell'animale nonché la razza cui appartiene. Alimento principe della razione giornaliera è la carne, a conferma della primitiva natura carnivora del cane che per la lunga convivenza con l'uomo è poi diventato onnivoro. Con la carne il cane assume proteine, grassi e vitamine fondamentali per la crescita ed il mantenimento.
Altra importante fonte di proteine animali è il pesce, che rispetto alla carne contiene però meno grassi ed è quindi meno energetico; questo alimento va servito cotto e senza lische, molto pericolose per il cane.
L'apporto di proteine deriva anche dalle uova, sia dall'albume che dal tuorlo. L'albume va necessariamente cotto perché in questo modo viene neutralizzata la sostanza antivitaminica in esso contenuta. Il tuorlo invece è ottimo anche crudo ed è ricco di grassi e vitamine. L'elenco delle fonti proteiche si chiude con il latte, che è ricco anche di grassi, zuccheri, mineralie vitamine. Pur essendo molto gradito al cane, il latte non è sempre assimilabile; in alcuni casi può causare disturbi intestinali perché il cane non possiede l'enzima che digerisce il lattosio.

Nella dieta del cane non devono mancare giuste quantità di verdure, alimento poco appetitoso per l'animale ma necessario per la regolazione della sua attività intestinale. Per essere digerite le verdure hanno bisogno di una cottura prolungata, che disperde però gran parte del loro contenuto vitaminico.
Ottimi da associare ad altri elementi sono i cereali; tra questi il riso, che fornisce il suo apporto di zuccheri dopo una cottura prolungata. Da non dimenticare inoltre una giusta dose di grassi d'origine vegetale, che si trovano nell'olio d'oliva e di semi e che il cane non è in grado di sintetizzare da solo. I grassi d'origine animale non vanno invece aggiunti se la dieta comprende la carne, perché in essa si trova già la quantità necessaria al cane.


Le 5 regole fondamentali per mantenere in salute il tuo cane:
1. Curare attentamente la dieta e l’igiene alimentare.
2. Far camminare il cane spesso e all’aria aperta.
3. Tenere una piccola farmacia a portata di mano.
4. Accorgersi subito di eventuali "sintomi" sospetti.
5. Disporre un controllo periodico dal veterinario.

Come comportarsi in caso di emergenza:


1. Usare dell’etere per far fuoriuscire una zecca dall’epidermide.
2. Usare uno sciroppo antiematico in caso di perdite diffuse di sangue.
3. Far uso di una pomata antiparassitaria per le punture degli acari.

4. Usare dell’alcool iodato, del blu di metilene, dell’acqua ossigenata o dell’etere per disinfettare ferite, diluendoli adeguatamente, perchè usati puri possono risultare irritanti.

5. Usare anche il comune sapone di Marsiglia per la disinfezione di ferite.
Una ferita un po’ più profonda va disinfettata prontamente con semplice acqua ossigenata.

7. Usare spray antibiotici per evitare le infezioni localizzate.

8. In caso di sospetta rogna o tigna ricorrere a prodotti antimicotici in spray o compresse.

9. Per gli eczemi e le allergie più comuni si può usare una lozione antinfiammatoria.

10. In caso di diarrea, usare un farmaco gastro-protettore in polvere o gel, un antispastico per combattere i dolori intestinali, e un antibiotico che agisca sui batteri intestinali.

11. Per la stitichezza va benissimo l’olio di paraffina.



Le malattie che colpiscono più frequentemente il cane:

Affezioni oculari:

congiuntivite (infiammazione della congiuntiva di tipo allergico o generale
cheratite (infiammazione della cornea)
entropion (ripiegamento di una palpebra verso l’occhio, con conseguente infiammazione della cornea) ectropion (ripiegamento di una palpebra verso l’esterno, con conseguente congiuntivite, dato il diretto contatto della congiuntiva con l’aria) cheratite (infiammazione della cornea)
Infezioni delle orecchie:
otite
rogna auricolare
affezioni delle gengive e dei denti carie dentaria (con conseguente pulpite e distruzione della corona)
ascesso piorrea (infezione generalizzata della bocca)

Affezioni della pelle:
seborrea (eccesso di sebo sulla pelle con conseguente desquamazione della pelle)
dermatite seborroica (macchie nerastre e senza pelo sulla pelle)
allergie (sia respiratorie, sia alimentari)
piodermite delle pieghe
(soprattutto per i cani con muso schiacciato, con pieghe non ben aerate, che di conseguenza raccolgono tutte le impurità)

 


 

….quando dobbiamo dire “addio”al nostro fedele amico…

Il legame tra una persona e il proprio animale è a tutti gli effetti qualcosa di molto speciale; si esprime attraverso un linguaggio  radicalmente diverso dal modo di comunicare tra persone, ma non per questo meno forte e sincero, anzi spesso è più forte.
Il veterinario è spettatore di questo sodalizio nel corso del tempo, ma è anche colui che a volte è chiamato ad interrompere questo legame. Parlare di eutanasia è difficile, scindere la procedura tecnica dalla componente emotiva, impossibile. È doveroso da parte del medico veterinario praticare l’eutanasia quando tutte le strade possibili per salvare la vita di un animale siano state battute e quando le condizioni cliniche dell’animale non siano più compatibili con la sua dignità.
L’eutanasia è una procedura che deve essere affidata a mani esperte; tutto deve essere eseguito con massima professionalità al fine di ridurre al minimo lo stress dell’animale e il disagio del proprietario.
Questo è il momento più triste, ma non bisogna dimenticare che al di là di ogni sentimento è giusto dare al proprio animale quella dignità che è giusto che abbia nell’ultimo giorno della sua vita.
Questa procedura, se correttamente eseguita, è assolutamente indolore: tramite sedativi e barbiturici viene indotto nell’animale uno stato perfettamente analogo a quello dell’anestesia chirurgica. Il farmaco letale viene somministrato solo a questo punto, inducendo la morte nell’arco di pochi secondi, senza che l’animale ne sia cosciente.
Per quanto riguarda cosa fare dopo la morte del proprio animale, il proprietario può scegliere se: affidarlo al veterinario - il quale si occuperà di inviare il corpo, tramite trasportatori autorizzati, all’inceneritore comunale - o seppellirlo in un terreno privato o in un cimitero per animali.